Sindrome da letargo: sintomi e rimedi per il mal di primavera

Vi sentite più stanchi, senza forze, avete difficoltà a concentrarvi e siete irritabili? Forse soffrite di un malessere che interessa circa due milioni di italiani

Sindrome da letargo: sintomi e rimedi per il mal di primavera

La primavera è una stagione che spesso porta più disturbi che benefici, e uno di questi è la sindrome da letargo. Mentre la natura si risveglia, sei italiani su dieci vivono l’effetto opposto provando il “mal di primavera” i cui sintomi sono stanchezza, stress, ipersensibilità, disturbi legati all’appetito e alla digestione, e irritabilità. Alla fine dell’inverno molti arrivano quindi alle porte della bella stagione provando un malessere che si fa sentire sia sotto l’aspetto fisico che sul piano psicologico. Proviamo a capire allora come fare per affrontare la sindrome da letargo e i rimedi per contrastarla.

I sintomi del mal di primavera

La sindrome da letargo può essere descritta come stanchezza, affaticamento, mancanza di energia, sonnolenza, irritabilità, e può essere accompagnata da apatia, stress, noia, sbalzi di umore e diminuzione della motivazione.

I consigli per superare la sindrome da letargo

La sindrome da letargo può essere contrastata con il riposo, i benefici di un sonno adeguato, un’attività fisica leggera, riduzione dello stress, e una buona alimentazione. Con l’arrivo della primavera è infatti importante dedicare più attenzione al proprio corpo, ma anche alla propria psiche.

L’alimentazione giusta per uscire dal letargo

Per combattere la sindrome da letargo si può fare ricorso ad un’alimentazione che garantisca il buon funzionamento del corpo e delle capacità cognitive.
Per prima cosa va garantita al corpo una corretta idratazione, e va quindi bevuta molta acqua ricordandosi di non aspettare che la sete si manifesti, perché vuol dire a quel punto si è già in fase di disidratazione.
Via libera poi ai cibi ricchi di potassio, vitamina B e ferro, con il consumo di carne di pollo, pesce azzurro, frutta e verdura. Sono invece da evitare i cibi che richiedono un processo digestivo particolarmente elaborato e quindi faticoso per l’organismo. Va quindi evitato un apporto calorico eccessivo in un unico pasto, ma guai anche a saltare i pasti.
Anche gli integratori possono offrire un valido sostegno: vitamine e sali minerali da assumere sotto forma di pappa reale, ginseng o ginkgo biloba che aiutano ad avere più energia, e favoriscono la circolazione cerebrale e la concentrazione.

I rimedi naturali contro la stanchezza

Contro la sindrome da letargo abbiamo parlato di pappa reale, ginseng e ginkgo biloba, ma possiamo provare anche con energizzanti naturali come l’eleuterococco, il guaranà e la schisandra.
L’eleuterococco è conosciuto anche come ginseng siberiano ed è in grado di regolare i disequilibri psico-fisici. Il guaranà è uno stimolante e un tonico generale. La schisandra migliora le prestazioni fisiche e intellettive e aiuta a ristabilirsi.

Attività fisica si, ma non troppa

Per affrontare al meglio la sindrome da letargo bisogna prevedere di compiere un’attività fisica leggera quotidiana, ma senza esagerare. E’ sufficiente una passeggiata, un po’ di stretching o di yoga, da fare preferibilmente la mattina in modo da predisporre al meglio il corpo e la mente ad affrontare la giornata.

Parole di Anna Franceschi