Silvia Provvedi rivela: 'Sapevo di essere stata tradita da Corona'

Alla dichiarazione della cantante del duo Le Donatella ha fatto da cornice l'intervento telefonico in diretta dell'ex fidanzato: "Si sapeva, lo sapeva anche lei".

Silvia Provvedi rivela: ‘Sapevo di essere stata tradita da Corona’

Ospite di Federica Panicucci a Mattino 5, Silvia Provvedi non si è risparmiata alcune risposte sulla sua storia con Fabrizio Corona. Il libro dell’ex re dei paparazzi, Non mi avete fatto niente, ha destato grande curiosità e contiene alcuni focus sulle sue questioni private. Non ultimo il tradimento alla sua ex, di cui lei pare fosse a conoscenza.

Silvia Provvedi: la rivelazione sul tradimento

Se ripenso a quel confronto avuto dentro la casa del Gf Vip con Fabrizio, non mi fa più alcun effetto. Ho vissuto un amore che purtroppo non mi ha resa felice, ma la partecipazione al Gf Vip mi ha aiutato a trovare la forza e lo spunto per ricominciare da sola“.

È con questa analisi, lucida e implacabile, che Silvia Provvedi sigilla un bilancio poco roseo della sua relazione ormai conclusa con Corona.

Lo ha detto apertamente ai microfoni di Mattino 5, dove ha anche ammesso apertamente di essere a conoscenza del tradimento subito: “Sarebbe una novità?“, ha chiesto in studio, lasciando intuire di sapere tutto da tempo.

Poi la precisazione: “Non ci siamo più rivisti e non ne ho l’intenzione. So benissimo che, mentre io ero a Bari, lui si intratteneva con un’altra. Non voglio più avere nulla a che fare con lui“.

In diretta è arrivato anche l’intervento telefonico di Fabrizio Corona: “Se è vera la storia del tradimento? Non mi vergogno a dire le cose che ho fatto. La cosa si sapeva, lo sapeva anche lei“.

Oggi è una donna nuova, al fianco in un amore – quello per Malefix – che le avrebbe restituito sorriso e dignità: “Ci siamo conosciuti in un ristorante a Milano, non è stato un colpo di fulmine ma un amore sbocciato piano piano. Ora il mio cuore è impegnatissimo, ma non sono pronta al matrimonio. Prima vorrei un figlio, vedremo“.

Parole di Giovanna Tedde