Si può mangiare il prosciutto crudo durante l'allattamento?

Tutte le mamme con un neonato di chiedono se si può mangiare il prosciutto crudo durante l'allattamento e se questo cibo possa far parte di una dieta sana.

Si può mangiare il prosciutto crudo durante l’allattamento?

Quante di voi neo-mamme se lo staranno chiedendo: si può mangiare il prosciutto crudo durante l’allattamento? Ebbene, la risposta è sì, con le dovute precauzioni! Il prosciutto crudo, come tutti gli alimenti crudi, andrebbe evitato in gravidanza per il rischio di poter contrarre la toxoplasmosi, malattia davvero terribile che può causare delle serie e gravi malformazioni al feto. Durante l’allattamento invece il discorso cambia: anche se vi infettaste in questo periodo, la possibilità che la malattia venga trasmessa al bambino con il latte è davvero remota!

Va comunque detto che, nonostante i casi siano rarissimi, non è escluso che la malattia possa passare attraverso il latte e andare a colpire gli organi del bambino non ancora formati. Ovviamente si tratta di un caso limite e davvero rarissimo. Raccomandiamo comunque, anche durante l’allattamento di evitare di toccare escrementi di animali e consumare carne cruda.
 
Anzi, una corretta alimentazione durante l’allattamento deve essere il più varia possibile. Ecco un esempio di menu da seguire:
 
Colazione: una tazza di latte, 4 fette biscottate o 4-5 cucchiai di cereali tipo corn-flakes, un cucchiaino di marmellata o di miele.
Pranzo
Lasagne al forno con ragù
Insalata di lattuga
1 scaglia di grana
1 fetta di crostata di frutta
Cena
Prosciutto crudo o cotto
Insalata di fagiolini e patate
1 scaglia di grana
Spinaci saltati in padella
1 panino
1 scaglia di grana
 
Ricordiamo comunque, durante l’allattamento, di evitare alcuni cibi che potrebbero cambiare il sapore del latte quali: camerbert, cheddar, gorgonzola, pecorino, brie, provola affumicata, roquefort, strutto,lardo, panna, maionese, insalata russa, dado da brodo, ketchup, noce moscata, curry, peperoncino, mitili, molluschi, polpa di granchio, surimi, acciughe salate, acciughe sott’olio, castagne, frutta secca, legumi poco cotti e alcolici.