Scuola primaria: esercizi e consigli per il tuo bambino

La scuola primaria o elementare è il luogo ove il bimbo apprende le prime nozioni e impara a relazionarsi con coetanei e maestri. Compito dei genitori creargli un ambiente ordinato

Scuola primaria: esercizi e consigli per il tuo bambino

Scuola primaria: croce e delizia di tutti i bambini del mondo… e dei loro genitori! Parliamo oggi del rapporto dei nostri bimbi con l’amata/odiata scuola elementare. Una grande avventura, probabilmente la più importante esperienza formativa dell’infanzia, non solo dal punto di vista dell’apprendimento, quindi dello sviluppo intellettivo, ma anche da quello emotivo, caratteriale, della socializzazione. La scuola, infatti, è il primo luogo in cui il bimbo impara a staccarsi dalla famiglia e a fare affidamento su se stesso, a misurarsi con i coetanei, a sottostare all’autorità di persone estranee, a mettere alla prova le sue capacità e risolvere una serie di prove giornaliere.

Da solo. Ovvero, non “completamente” da solo, naturalmente, ma in classe non può far affidamento su mamma e papà, e se trova in difficoltà nell’apprendimento, dovrà imparare a usare strumenti diversi da quelli usuali per sbrogliarsela. Tutto questo significa crescere e imparare. Vedere il proprio figlio entusiasta per tutte le nuove cose che vede e che conosce, come dice il noto slogan pubblicitario, per un genitore non ha prezzo! Come possono, mamma e papà, accompagnare nel modo migliore il percorso scolastico del loro bimbo? Vediamo di fare un pochino il punto.
 

  • I consigli del Moige

  • Il Movimento Italiano Genitori, al fine di dare una mano alle famiglie con figli in età scolare, ha stilato un interessante elenco di suggerimenti e di norme comportamentali ispirate prevalentemente al buon senso, la cui parola chiave è “ordine“. Per affrontare al meglio l’impegno scolastico, il bimbo dovrebbe poter contare su una vita quanto più ordinata ed equilibrata possibile, in cui orari, alimentazione, sonno, giochi ecc., siano scanditi in modo regolare. In questo modo la sua concentrazione sarà al meglio durante l’attività in classe. Ma vediamo nello specifico.
     

    1. Sonno.
      Rispettare le ore giuste del riposo notturno (10 per i bimbi più piccoli, 8 per quelli più grandicelli), andare a dormire sempre allo stesso orario e potersi alzare con calma e non all’ultimo momento, sono altrettante sane abitudini che garantiranno allo scolaro il massimo dell’attenzione durante le lezioni
    2. Alimentazione
      5 pasti quotidiani sono essenziali per l’equilibrio fisico e mentale del vostro bambino,e andrebbero sempre rispettati. In particolare, dovrebbe essere sempre curata e adeguata la prima colazione e attenzione anche allo spuntino pomeridiano, evitando, per quanto possibile, che il piccolo mangi troppe merendine confezionate. Attenzione anche a diversificare i cibi nei pasti pricipali, sopattutto se il bimbo consuma il suo pranzo alla mensa scolastica
    3. TV, viedogiochi e computer
      Tasto dolente, ma per quanto difficoltoso, è opportuno che i genitori pongano dei limiti non negoziabili al tempo che i loro figli possono dedicare a queste attività. Il Moige consiglia non più di 2 ore giornaliere complessive, spalmate durante tutta la sera, quindi con almeno 5 pause, e non in modo continuativo. Il motivo è presto detto: si tratta di stimoli che interferiscono con la concentrazione e con la memoria, abbassando la qualità dell’apprendimento. Senza contare le ripercussioni sulla vista e sulla sedentarietà
    4. Attività fisica
      E’ importante abituare quanto prima i bambini ad uno stile di vita attivo, combattendo la tendenza alla pigrizia e alla sedentarietà. Per questo sarebbe opportuno avvicinare il piccolo ad uno sport, permettendogli di scegliere il suo preferito, in modo che, almeno due sere a settimana, possa “staccare” dal solo impegno mentale e dedicarsi ad un’attività agonistica che servirà a fargli sfogare le energie fisiche “compresse”. In questo modo anche il suo armonioso sviluppo fisico sarà garantito e il peso tenuto sotto controllo
    5. Hobbies
      Questo aspetto è fondamentale! La scuola non deve essere l’unico interesse del piccolo. Per crescere bene, un bambino dovrebbe essere stimolato attraverso altre attività creative, come ad esempio la musica, il disegno, che gli permettano di esprimere la sua personalità. Importantissimo anche l’avvio alla lettura. Leggere libri diversi da quelli imposti a scuola, potendo scegliere tra generi diversi per trovare quello più congeniale, migliorerà l’attitudine allo studio dello scolaro e la sua preparazione generale, ampliando la sua mente e stimolando, in lui, nuovi interessi
    6. Amicizie
      Un bimbo solitario è sempre un bimbo triste. Per questo, le amicizie che nascono tra i banchi di scuola sono fondamentali per il corretto sviluppo della socialità. Una ricchezza che si porterà dietro sempre. Senza forzare la spontaneità di questi legami, è perciò buona cosa che i genitori agevolino il consolidarsi delle amicizie tra bambini, magari invitando spesso i compagnetti preferiti a casa per studiare insieme

     

  • Difficoltà di apprendimento
  • Come si vede, si tratta di un vademecum saggio e non difficile da mettere in pratica! Ma c’è un altro aspetto, direi essenziale quando si parla di scuola e bambini: l’apprendimento. A volte non è così automatico che il proprio bimbo, per quanto sveglio e vivace, segua senza problemi le lezioni e impari in modo regolare e progressivo. A volte si verifica qualche intoppo, magari un rifiuto verso qualche materia (la matematica è un classico!) o difficoltà di concentrazione in classe, fino alla vera e propria paura della scuola. Che fare in casi come questi? Vediamo.
     

  • Fare i compiti insieme
    Un bravo genitore viene incontro al proprio figlio aiutandolo durante i compiti a casa (che non significa farli al suo posto!), con santa pazienza e, soprattutto, in collaborazione con l’insegnante.
  • Un colloquio con i maestri è essenziale per capire quale è il nocciolo del problema. A volte, è sufficiente qualche lezione supplementare per togliere il bimbo dall’impasse, anche perchè non di rado la timidezza impedisce al bambino di richiedere una spiegazione ulteriore sull’argomento che non ha ben capito, e così cerca di arrangiarsi andando avanti da solo, con lacune che diventano via via più profonde.
  • Parlate sempre tanto con i vostri bimbi, spiegando che è normale non capire sempre tutto, magari facendo degli esempi centrati sull vostra esperienza scolastica. E’ indispensabile che il bimbo non si senta un fallito. Del resto, sbagliando s’impara!
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  • Qualche esercizio
  • Se volete aiutare vostro figlio nei compiti, soprattutto durante la prima classe, quando comincia con le letterine e i numeri e, magari, non ci si accapezza tanto, potete scovare anche su internet delle belle schede di esercizi. Di seguito ne propongo due molto semplici e divertenti, una di grammatica, per giocare con l’alfabeto, e una per la matematica, sulle tabelline, da integrare agli esercizi che avrà assegnato la maestra, giusto per imparare giocando un po’.
     

  • Esercizio di grammatica
  • Scheda alfabeto
     

  • Esercizio di matematica

Scheda matematica

Parole di Paola Perria