Savona: l'anestesista è donna, rifiuta l'intervento e torna a casa

Surreale episodio di discriminazione di genere in sala operatoria a Savona: il paziente, poco prima di subire un intervento chirurgico al San Paolo, ha espresso il suo disappunto perchè l'anestesista era una donna. Alla querelle nata con lo staff medico è seguito il suo ritorno a casa: voleva un uomo perchè 'le donne anestesiste non sono brave'. Sconcerto tra le corsie del nosocomio: a supportare l'incredibile tesi dell'uomo anche sua moglie.

Savona: l’anestesista è donna, rifiuta l’intervento e torna a casa

Incredibile episodio all’ospedale San Paolo di Savona: l’anestesista è una donna, lui rifiuta l’intervento chirurgico e torna a casa. Non è un film ma il resoconto di un surreale, quanto indisponente pensiero alla base della scelta di un paziente di non farsi operare se il nosocomio non avesse messo a sua disposizione un anestesista uomo. In sala operatoria stupore tra medici e infermieri. Stentavano a crederci, sopratttutto dopo aver sentito le parole della moglie dell’uomo, in pieno accordo con le incredibili convinzioni del marito.

“L’anestesista è donna? Non mi opero”: rifiuta l’intervento

“L’anestesista è donna? Non mi opero”. Con queste poche parole, difficili a credersi, un 70enne savonese ha rifiutato di sottoporsi all’intervento chirurgico per un’ernia inguinale. Incredulità e rabbia per il medico anestesista, una professionista da tempo in servizio al nosocomio San Paolo di Savona, che difficilmente avrebbe immaginato potesse accaderle un simile episodio.
Proprio la dottoressa avrebbe dovuto addormentare il paziente che di lì a poco avrebbe fatto una richiesta choc al personale medico. Oltre ad aver detto No a una donna anestesista, avrebbe avanzato persino l’assurda richiesta di avere in sala operatoria un uomo. Il motivo? Sembra che alla base della scellerata decisione di non farsi operare ci sia un rincorrrersi di dicerie intorno alla scarsa qualificazione delle “donne del San Paolo”, secondo cui queste sarebbero meno brave dei colleghi uomini.
Dopo aver incassato l’assurda giustificazione al rifiuto dell’anestesia da parte di una donna, la dottoressa ha informato il chirurgo su quanto stava accadendo. Il paziente, anche davanti a quest’ultimo, ha precisato e ribadito le sue opinioni, finendo per firmare il foglio di dimissioni e tornare a casa senza intervento.

La moglie del paziente: “Non ci faremo mettere le mani addosso da una donna”

Come se non bastasse, in questo scenario in bilico sul tragicomico, a rincarare la dose di quelle esternazioni discriminatorie ci ha pensato la moglie del paziente, una donna evidentemente non molto affine alle tematiche strettamente legate al femminismo, come commentano molti, con ironia. La frase che ha pronunciato, a sostegno del marito, è, se possibile, ancora più sconcertante delle tesi dell’uomo: “Non ci faremo mettere le mani addosso da una donna”.

Ospedale San Paolo di Savona: sconcerto e indignazione tra medici e infermieri

Inutile dire che a nulla sono valse le rassicurazioni sulla professionalità della dottoressa, così come inutili sono stati i tentativi di far tornare “in rotta” le idee strampalate del paziente. Solidarietà del personale all’anestesista discriminata, e all’orizzonte anche l’ipotesi di una denuncia per diffamazione, come ha spiegato il primario di Anestesia e Rianimazione, Brunello Brunetto, ai microfoni di Adnkronos: “Sto riflettendo su una possibile denuncia per diffamazione per il paziente che ha rifiutato l’anestesista donna, sostenendo che, secondo alcune voci, le donne della mia struttura non sarebbero state brave come i maschi. Un insulto pronunciato davanti a molte persone”.

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Parole di Giovanna Tedde