Sapiosessualità: cosa vuol dire essere sapioromantici

Avete mai sentito parlare di "sapioromanticismo" ma non sapete da che parte iniziare per capirci qualcosa? Ecco tutti i segreti di questa forma d'amore...

Sapiosessualità: cosa vuol dire essere sapioromantici

Foto Pixabay | Bru-nO

Se vi è capitato di sentir parlare di sapiosessualità e sapioromantici, ma non avete ben chiaro in mente cosa siano, siete nel posto giusto per capire di più su questa forma di amore che allarga l’orizzonte oltre il campo della mera attrazione fisica e dell’apparenza. Perché si sa, l’essenziale è invisibile agli occhi e c’è chi riesce a coglierlo al volo…

Cosa vuol dire essere sapioromantici o sapiosessuali?

Abbiamo parlato di galassia bigender e poliamore, ma c’è anche un’altra sfera dell’identità del cuore e dei sentimenti di cui si fa spesso il nome: sapiosessualità.

Chi sono i sapiosessuali o sapioromantici? Semplicemente coloro che sono attratti dall’intelligenza e non dall’apparenza, coloro che si sentono coinvolti sessualmente o emotivamente soltanto davanti a persone che dimostrano una spiccata dote d’intelletto.

Nell’universo dei sapioromantici, il quoziente intellettivo è la prima, forse l’unica chiave d’accesso al loro cuore e il tratto caratteristico del loro modo di amare è una profonda comunicazione non verbale. Lo sguardo, in questo caso, gioca un ruolo fondamentale per intercettare un potenziale partner giusto e attivare l’intesa…

In presenza di un sapioromantico, potrete fare bella mostra dei vostri pregi estetici migliori e dei vostri abiti più sexy, ma nulla lo catturerà più di una conversazione stimolante e appagante dal punto di vista intellettuale.

I sapiosessuali, quindi, vedono nel cervello la principale fonte di erotismo in una relazione. E voi da che parte state?

Parole di Giovanna Tedde