Salute del cuore: i consigli degli esperti per stare bene

Il benessere cardiaco dipende molto dalle scelte di vita sane e corrette

Salute del cuore: i consigli degli esperti per stare bene

Foto Pexels | Designecologist

Il nostro stile di vita ha un’influenza notevole sulla salute del nostro cuore. Seppur la predisposizione genetica possa giocare un ruolo importante, è fondamentale fare scelte sagge per mantenerci sani.

Secondo il Ministero della Sanità, in Italia “le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte, essendo responsabili del 35,8% di tutti i decessi (32,5% nei maschi e 38,8% nelle femmine)“. In molti casi queste patologie sono assolutamente prevedibili se si fanno i giusti controlli preventivi e si adotta uno stile di vita sano.

Cosa fare dunque in concreto? Vediamo i consigli di medici ed esperti per mantenere il nostro cuore sano a lungo.

La salute del cuore dipende da noi

Non solo il cuore, ma tutto il nostro organismo non può che beneficiare dalle scelte consapevoli che facciamo non sono in termini di alimentazione, ma anche di riposo e approccio alla vita.

Vediamo insieme alcune semplici pratiche che non potranno che farci bene.

Non fumare

Lo sappiamo tutti quanti danni possa avere fare il fumo e per quanto sia stato detto e ridetto, è sempre bene ricordarlo. Il tabacco aumenta la pressione sanguigna e di conseguenza il rischio di avere infarti o ictus. Dunque, non va colpire soltanto i nostri polmoni ma anche il cuore. Smettere, o meglio ancora non iniziare, sono un modo efficace per voler bene al nostro corpo.

La dieta mediterranea

L’alimentazione è una forma di cura del corpo: mangiare bene mantiene bassa la pressione sanguigna e fa sì che colesterolo e indice di massa corporea siano sotto controllo e ai livelli corretti. 

Il regime migliore è quello della dieta mediterranea, composto da tanta verdura, frutta e cereali integrali, latticini magri, pesce, carne bianca, oli vegetali e frutta secca con guscio. Vanno evitati gli alimenti particolarmente grassi, come latticini stagionati, oli tropicali e carni rosse, ma anche i cibi particolarmente raffinati a base di farina bianca.

Importante è assolutamente eliminare e limitare il quantitativo di sale: l’Italia sta attuando un programma di sensibilizzazione per ridurne il consumo, ma il paese non è ancora arrivato a livelli richiesti dall’Unione Europea.

Importantissimo anche ridurre se non eliminare zucchero e alcolici. L’eccessivo consumo del primo può portare al diabete, malattia cronica che favorisce infarti e ictus, i secondi invece assunti con grande parsimonia: un bicchiere di vino rosso può ridurre il rischio di malattie cardiache ma non non è un mezzo né per evitarle né per curarle.

Riduci lo stress e dormi di più

Lo stress a lungo andare può affaticare il cuore, portando a ipertensione e aumento del colesterolo. Perciò è importante pretendersi cura del proprio corpo non solo con ciò che si inserisce ma anche tramite il modo di approcciare la vita. Bisogna trovare un modo per distendere la tensione e rilassarsi, quindi far riposare il cuore.

Altrettanto importanza ce l’ha il dormire il giusto quantitativo di ore per notte. Il sonno ridotto può portare alla pressione alta oltre che a generare stanchezza generale che conduce all’inattività. Quando dormiamo il battito cardiaco rallenta e tutto il corpo è in equilibrio e rilassato: il riposo è un toccasana per il cuore come per tutto il corpo.

Fai attività fisica costante

Un suggerimento che va bene per tutto e che è sempre bene ricordare: fare sport. Almeno 150 minuti di esercizio intensità moderata o 75 di attività aerobica a settimana sono importanti per il benessere cardiaco. Vanno distribuito durante tutto l’arco dei 7 giorni: il cuore è un muscolo e ha bisogno di essere allenato.

Facendo ginnastica, il sistema cardiovascolare sarà in generale più efficiente e vi permetterà di mantenerlo giovane. Aumentare gradualmente il livello di fatica sarà particolarmente allenante e salutare.

Tenersi sempre sotto controllo

Innanzitutto, bisogna sempre controllare la propria pressione, a maggior ragione dai 40 anni in su. In linea generale, la massima non dovrebbe mai superare i 130 e la minima gli 85. Bisogna tenerla sempre monitorata nel corso del mese per valutare se ci sono eventuali sbalzi. Appena si notano variazioni bisogna consultare un dottore perché potrebbero essere il segnale di una malattia che solo medico può individuare: l’ipertensione, per esempio, non ha sintomi specifici. 

Parole di Carlotta Tosoni