Russia, proposta shock: votata in parlamento la depenalizzazione sulle violenze domestiche

La proposta shock della Duma in Russia sulla depenalizzazione dei maltrattamenti in famiglia è stata approvata in terza e ultima lettura. Ora spetta solo al Senato dire la sua. Con questa proposta di legge le violenze domestiche verrebbero declassate a illecito amministrativo. Così si sono espressi 380 deputati russi a favore della proposta di legge e solo tre hanno votato contro. Se Putin darà l'ok, chi commette violenza domestica non sarà più giudicato in base al codice penale, ma solo a pagare una multa o se la caverà con servizi sociali.

Russia, proposta shock: votata in parlamento la depenalizzazione sulle violenze domestiche


La proposta shock della Duma in Russia sulla depenalizzazione dei maltrattamenti in famiglia è stata approvata in terza e ultima lettura. Ora spetta solo al Senato dire la sua. Con questa bozza di legge, passata in parlamento, le violenze domestiche verrebbero declassate a illecito amministrativo. Così si sono espressi 380 deputati russi a favore della proposta di legge e solo tre hanno votato contro.
Il disegno di legge, aspramente criticato dagli attivisti per la difesa dei diritti umani, prevede che le violenze costituiscano reato solo se chi le ha commesse sia già stato condannato per lo stesso motivo, in caso contrario potranno essere punite con una multa. Sono diverse le proposte ultimamente che declassano la violenza sulle donne: l’ultima quella della proposta in Bangladesh sulle spose bambine per abbassare l’età dei matrimoni quando salvaguardano “l’onore”.

‘Condizione per creare famiglie forti’

La proposta è stata avanzata dopo che una sentenza della Corte suprema ha depenalizzato le percosse che non infliggono danni fisici. Per il presidente della Duma, Viaceslav Volodin, addirittura la depenalizzazione dei maltrattamenti in famiglia è una “condizione per creare famiglie forti”. E molto probabilmente questa idea rispecchia anche il volere dei russi stessi: secondo un sondaggio sembrerebbe infatti ben il 59% a favore di tale eventuale legge, con un’altra percentuale in contrasto a quanto dichiarato. Si direbbe infatti contro ogni tipo di violenza in famiglia il 79% dei russi.

Per chi si schiera a favore della lotta contro la violenza sulle donne, questa proposta mette a rischio e potrebbe far aumentare i casi di violenze in ambito domestico. Per la senatrice ed ex deputata della Duma Ielena Mizulina, già parlare di reato di “maltrattamento in famiglia” è qualcosa di “anti-familiare“. Lo stesso timore che abbiamo avuto per l’altra proposta shock della Turchia sull’abolizione del reato di pedofilia, presentata mesi fa.
Secondo quanto riporta la Bbc, le stime sulla base di studi regionali suggeriscono che circa 600mila donne russe subiscono abusi fisici e verbali tra le mura domestiche, e che ogni anno siano 14mila le persone che perdono la vita a causa delle violenze inflitte da mariti o partner, quasi 40 al giorno. Se la bozza di legge sarà sottoscritta da Putin, chi commette violenza domestica non sarà più giudicato in base al codice penale, ma solo condannato a pagare una multa o se la caverà con servizi sociali.

Parole di Lavinia Sarchi