Rei, nasce il Reddito di Inclusione: la lotta alla povertà estrema

Il Cdm vara il decreto sul REI, il Reddito di Inclusione Sociale per contrastare la povertà estrema: stanziati fino a 20 milioni all’anno per le famiglie più povere. La misura, a partire dal gennaio 2018, coinvolgerà 400mila famiglie che beneficeranno di un importo dai 190 a un massimo di 485 euro mensili.

Rei, nasce il Reddito di Inclusione: la lotta alla povertà estrema

E’ stato approvato ieri dal Governo il decreto attuativo che definisce in Italia il REI, Reddito di Inclusione Sociale come misura strutturale nel Piano Nazionale di lotta alla povertà: sono stati stanziati 20 milioni, a partire dal 2018, “uno strumento che impegna tutte le istituzioni e le comunità locali a stare a fianco dei più deboli“. La misura riguarderà circa 400 mila famiglie, pari a circa 1,8 milioni di persone.

Rei: a chi è rivolto

INFOGRAFICA: REDDITO DI INCLUSIONE

Il Reddito di Inclusione sociale sarà rivolto a quei nuclei familiari con un valore Isee non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. Avranno la precedenza le famiglie con i minori o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati over 55. Il sostegno sarà concesso per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e l’importo varierà da circa 190 euro mensili per una persona sola, fino a quasi 490 euro per un nucleo con 5 o più componenti.
Comunque il sostegno riguarderà non solo l’aspetto economico, ma consta anche di un “progetto personalizzato” volto al superamento della condizione di povertà e potrà riguardare interventi e servizi di cui la persona necessita, come nel lavoro per esempio.
Secondo l’ultimo rapporto Istat, la povertà in Italia è una situazione allarmante: quasi 5 milioni vivono in povertà assoluta.

Come richiedere il Rei

L’importo economico del Rei sarà erogato tramite una carta prepagata, la Carta ReI, con la quale sarà possibile fare acquisti ma anche utilizzarla come Bancomat per prelevare fino alla metà dell’importo erogato mensilmente. Per poter chiedere il ReI verranno aperti dal primo dicembre 2017 in tutti i Comuni dei desk dedicati, che dovrebbero teoricamente decidere se dare il via libera al beneficio entro 20 giorni. Possono fare richiesta i cittadini italiani, i comunitari e gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno.

L’aiuto alle famiglie più deboli: le reazioni

Il Premier Gentiloni esulta per la manovra, una forma concreta d’aiuto per le famiglie più deboli. Gli fa eco il ministro del Lavoro Giuliano Poletti soddisfatto perché “per la prima volta il Paese si dota di una misura permanente”.
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Ci sono tuttavia anche le critiche. In primis il M5s, che rilancia la propria proposta sul reddito di cittadinanza e definisce il Rei un provvedimento “sterile, fallimentare e frammentario”. La prima firmataria del ddl sul reddito di cittadinanza, Nunzia Catalfo, fa notare che 400 mila famiglie interessate sono un numero esiguo rispetto al numero di famiglie in povertà in Italia, circa 3 milioni. Scontento anche da parte dell’Unione Nazionale Consumatori, che attraverso il Presidente Massimiliano Dona fa sapere di come si tratti di “importi vergognosi con una platea insufficiente”.

Parole di Lavinia Sarchi