Registro con nomi e foto degli stupratori: la petizione delle tassiste

Dopo lo stupro di una tassista, il Preferenziale Rosa ha lanciato una petizione online per chiedere l'istituzione di un registro con nomi e foto degli stupratori.

Registro con nomi e foto degli stupratori: la petizione delle tassiste

Un registro con nomi e foto degli stupratori: è questa la richiesta avanzata, sotto forma di petizione online, dalle donne del collettivo Preferenziale Rosa dopo il terribile stupro della tassista romana. Il movimento spontaneo, che è nato in seguito alla violenza subìta da una tassista milanese per colpa di un collega abusivo, ha lanciato una campagna raccolta firme sulla famosa e popolare piattaforma Change.org che è indirizzata al capo del Governo Matteo Renzi e al prefetto della Capitale, Franco Gabrielli.
L’ultimo caso di stupro ai danni della tassista romana per mano del 30enne cameriere romano Simone Borgese ha spinto il Preferenziale Rosa a chiedere l’istituzione di un registro che è già presente in diversi Stati del mondo, come ad esempio Stati Uniti e India.

“Siamo tassiste come la vittima – hanno dichiarato le rappresentanti del collettivo Preferenziale Rosa – E come lei, prima di tutto, siamo donne. Troviamo inaccettabile quanto accaduto a Roma. Così come il faccino sorridente, da bravo ragazzo, apparso sul profilo pubblico dello stupratore. La nostra è una proposta concreta. Potrebbe apparire a taluni eccessiva o lesiva del diritto di privacy – hanno continuato -, ma noi crediamo che colui che compie uno stupro debba assumersi le conseguenze della propria azione: è il reato che produce degrado, non il registro”.

La petizione è stata accolta con gioia e soddisfazione dalle associazioni e in generale dalle organizzazioni che difendono i diritti e gli interessi delle donne, oltre che da tutte coloro che hanno subìto violenze dentro e fuori le mura domestiche. Una piaga sociale che è presente quasi ogni giorno nei notiziari dei telegiornali e sulla carta stampata. Il Preferenziale Rosa non vuole che questa iniziativa sia oggetto di strumentalizzazioni politiche né tanto meno di pretendere di dettare una legge, ma di sensibilizzare le istituzioni e i cittadini su un male che è ancora oggi molto diffuso nella nostra società contemporanea.

“Un registro, inoltre, sarebbe un ottimo deterrente – hanno aggiunto le rappresentanti del collettivo – Se ci fosse, crediamo che non solo noi tassiste andremmo a consultare le facce da evitare: un pubblico registro con le foto degli stupratori, come avviene in altri Paesi, è una forma di tutela per tutte le donne. Uno strumento che consentirebbe di vedere oltre il faccino da bravo ragazzo, da persona per bene, tipico degli insospettabili”.

In pochissimo tempo la raccolta firma su Change.org è già arrivata a quota cinquemila.