Quella volta in cui la Regina Elisabetta fece sapere di aver vaccinato il principe Carlo

Era il 1957 quando la sovrana, nonostante i pareri contrari dei consiglieri, fece sapere al mondo che aveva vaccinato il principe Carlo contro la poliomielite

Quella volta in cui la Regina Elisabetta fece sapere di aver vaccinato il principe Carlo

Foto Getty Images | Derek Berwin

Nei giorni scorsi, la Regina Elisabetta e il principe Filippo hanno reso pubblica la loro vaccinazione contro il Covid-19, infrangendo il protocollo reale, secondo cui le questioni legate alla salute dei membri reali devono rimanere tra le mura di Buckingham Palace. Un gesto dirompente quello della sovrana, che lancia ai sudditi un messaggio inequivocabile sull’importanza del vaccino, unico strumento nella difficile battaglia contro il Coronavirus. Dall’inizio della pandemia, la sovrana non ha mai fatto mancare il suo sostegno alla popolazione: rimarrà nella storia il famoso discorso del 5 aprile 2020.

Elisabetta II, la testimonial dei vaccini

Ma non è la prima volta che Sua Maestà si espone pubblicamente in tema di vaccini. Nel lontano 1957, quando il principe Carlo aveva soltanto 8 anni e la principessa Anna ne aveva compiuti 6, la Regina Elisabetta fece sapere alla nazione che aveva vaccinato i figli contro la poliomielite. Nonostante i parei contrari dei consiglieri di corte, la Regina decise di esporsi personalmente su un tema che, ieri come oggi, divideva la popolazione, tra dubbi, timori e bufale.

Il piano andò a buon fine

Da Buckingham Palace fu diramato un comunicato stampa, in cui si apprendeva che i bambini avevano assunto due dosi a distanza di un mese. A vaccinarli era stato il dottor Sir Wilfrid Percy Henry Sheldon, celebre pediatra della casa reale britannica dal 1952 al 1971. Un gesto eclatante che ebbe l’effetto sperato: infatti, dopo il comunicato della Famiglia Reale, furono milioni i britannici che corsero a vaccinare i proprio figli.

Il caso di Elvis Presley

Ieri come oggi, la Regina Elisabetta non fu la sola a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del vaccino contro la poliomielite. Celebre è anche il caso del cantante Elvis Presley, che nel 1956 si sottopose alla vaccinazione antipolio di fronte a fotografi e telecamere negli studi della Cbs di New York, facendo impennare le adesioni al vaccino e contribuendo alla scomparsa della terribile malattia.

Parole di Linda Pedraglio