Rapporto Osmed, in aumento le prescrizioni dei farmaci

Il Rapporto Osmed sul consumo dei farmaci nei primi nove mesi del 2011 mette in risalto un aumento (seppur minimo), anche se diminuisce la spesa sanitaria dei farmaci in fascia a. I medicinali più utilizzati? quelli per le malattie cardiovascolari.

Rapporto Osmed, in aumento le prescrizioni dei farmaci

La fotografia della salute degli italiani nelle ultime 24 ore è stata scattata e distribuita! Sono stati infatti presentati il Rapporto sullo Stato Sanitario del Paese e quello dell’Osmed sul consumo dei farmaci. Come abbiamo già letto siamo diventati molto più numerosi e soprattutto longevi. Purtroppo però per ciò che riguarda i medicinali, almeno nei primi 9 mesi del 2011 c’è stato un incremento rispetto al 2010: l’1%. Essenzialmente si tratta di farmaci per il controllo delle malattie cardiovascolari (che in fatto di mortalità hanno superato i tumori), che raggiungono addirittura il 47% del totale.

Seguono come da norma i medicinali per l’apparato gastrointestinale e del metabolismo (15%) e quelli per il sistema nervoso centrale, che comprendono in gran parte gli antidepressivi, di cui noi donne siamo le maggiori consumatrici. L’1% non è una grande cifra, ma non va dimenticato che i consumi dei farmaci in Italia erano già troppo alti rispetto alla media già dallo scorso anno. Se poi consideriamo che pur essendo aumentato il consumo è diminuita la spesa per il servizio sanitario nazionale (del 3,7%) urge una riflessione. Parliamo in questo senso infatti dei farmaci in fascia A, quelli per i quali si paga il ticket o sono esenti. Questo significa che i farmaci equivalenti sono sulla buona strada (il 32%) e che effettivamente un risparmio sulla sanità pubblica è possibile. Di fatto però l’aumento dei consumi fa pensare che molti dei farmaci che si acquistano siano quelli in fascia C o quelli da banco (per cui non serve la prescrizione medica) e dunque a totale carico del cittadino/paziente.
 
Il fatto che ci siano tante diatribe sulla proposta del Governo Monti di liberalizzare proprio questa tipologia di farmaci è la conferma di quale bussiness ci sia intorno a tutto ciò. Il nostro consiglio care amiche di Pourfemme? Evitiamo l’acquisto di prodotti inutili, che rimangono nell’armadietto dei medicinali ben oltre la scadenza, facciamo un buon uso degli antibiotici, evitiamo il “fai da te” e di trattare grazie alle pillole i sintomi, ma cerchiamo di individuare e curare la malattia che li provoca. In tempo di crisi, occorre iniziare a fare due conti: pensate che in Sicilia ad esempio, solo per i farmaci in fascia A si spendono ogni anno circa 196 euro! Ma soprattutto, come ripetiamo spesso, lo stile di vita gioca un ruolo fondamentale nella salute, specie quella cardiovascolare. Per il 2012 scegliamo una vita più sana? Approfondimenti sul rapporto Osmed sul sito dell’ISS.