Ragusa, scoperta tratta di esseri umani: cibo scaduto, alloggi fatiscenti e minorenni costretti a prostituirsi

Una fitta rete criminale dedita al traffico di esseri umani e allo sfruttamento lavorativo e della prostituzione sarebbe emersa dalle indagini condotte dalla Procura distrettuale di Catania, che hanno portato al fermo di 5 persone con accuse a vario titolo.

Ragusa, scoperta tratta di esseri umani: cibo scaduto, alloggi fatiscenti e minorenni costretti a prostituirsi

Tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento del lavoro e della prostituzione minorile a Ragusa: questo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura distrettuale di Catania, condotte dalla Squadra mobile che ha eseguito 5 ordinanze di misura cautelare in carcere per altrettante persone, tutte di nazionalità romena.

Caporalato a Ragusa: cosa è emerso finora

Gli arresti per caporalato sono scattati dopo l’accertamento della sussistenza di elementi di chiara matrice criminale a Ragusa, dove a finire in manette sono stati 5 romeni.
Secondo l’ipotesi investigativa, si tratterebbe di una vera e propria associazione a delinquere finalizzata al traffico di esseri umani e allo sfruttamento lavorativo e sessuale.
Alle vittime, tra cui alcuni minori, era riservato un trattamento disumano: cibo scaduto, abiti racimolati dalla spazzatura, alloggi fatiscenti e induzione alla prostituzione sarebbero ingredienti di una trama di illeciti venuta alla luce poco alla volta.

Vittime nella rete del caporalato a Ragusa

La promessa era comune: una vita dignitosa in cambio di prestazioni di lavoro nei campi ma, secondo le accuse, la realtà disattendeva le aspettative e superava la più bieca delle fantasie: le persone finite nella rete del caporalato a Ragusa avrebbero vissuto in condizioni drammatiche, le minori costrette a rapporti sessuali a pagamento e sottomesse a ogni tipo di violenza.
I romeni sono stati arrestati con accuse che vanno dal caporalato all’associazione a delinquere finalizzata al traffico di esseri umani e sfruttamento pluriaggravato della prostituzione (anche minorile).

Le indagini della Procura di Catania

A coordinare il difficile e certosino lavoro di indagine che ha permesso di sgominare la banda, è la Procura distrettuale di Catania. L’input per l’inchiesta è arrivato da una denuncia, sporta da un connazionale degli indagati, che avrebbe riferito preziosi elementi agli inquirenti.

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Parole di Giovanna Tedde