#quellavoltache, l'hashtag che denuncia le molestie e i ricatti sessuali fa il boom sui social

Su twitter spopola l'hashtag #quellavoltache dove le donne denunciano gli episosi di violenze e molestie subite nella loro vita. Un progetto narrativo nato dalla giornalista Giulia Blasi a seguito dello scandalo Weinstein. Tra le utenti anche Asia Argento che ha raccontato altri episodi in cui è stata vittima di violenza

#quellavoltache, l’hashtag che denuncia le molestie e i ricatti sessuali fa il boom sui social

140 caratteri di paura, vergogna, biasimo, paura. Un tweet per raccontare gli episodi di violenza o di molestia, per dare alla possibilità a tutte le donne di raccontare la loro storia. Questo rappresenta #quellavoltache, la campagna lanciata in rete dalla giornalista e scrittrice Giulia Blasi dopo le denunce delle attrici di Hollywood contro il produttore Weinstein e, soprattutto, dopo gli insulti e le insinuazioni contro Asia Argento che, come altre colleghe attrici, è stata una sua vittima.

[npleggi id=”https://gossip.pourfemme.it/articolo/harvey-weinstein-chi-e-e-chi-sono-le-donne-che-lo-hanno-accusato/51729/” testo=”Chi è Harvey Weinstein e chi sono le donne che lo hanno accusato”]

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[npleggi id=”https://gossip.pourfemme.it/articolo/miriana-trevisan-denuncia-il-sistema-e-proprio-come-dice-asia-argento/51731/” testo=”Miriana Trevisan denuncia il sistema : è proprio come dice Asia Argento”]

#quellavoltache, su Twitter i racconti delle donne

Un «progetto narrativo estemporaneo» scrive sul suo blog Giulia Blasi, l’autrice dell’hashtag. «Per raccontare le volte in cui siamo state molestate, aggredite, ma anche quelle in cui ci siamo sentite in pericolo e non sapevamo bene perché, e ci davamo delle cretine per esserci messe in quella situazione». Sono tantissime le donne che hanno raccontato storie personali di rabbia e dolore, insulti verbali, ricatti sessuali sul lavoro, derisione da parte di chi, e sono tanti, ha detto “te la sei andata a cercare”.

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Violenza sulle donne, l’hashtag per raccontare le loro storie

Scorrendo i tweet non si può non empatizzare con queste storie, questi racconti di una violenza sottile, spesso taciuta ma mai dimenticata. Dagli amici del fidanzato, al capo, passando per i poliziotti stessi #quellavoltache chiedono a una ragazza andata a fare una denuncia,come era vestita, o perché girava di notte da sola.
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Domande che feriscono perché il sottotitolo implicito è che la colpa è e sarà sempre comunque la tua. Troppe le testimonianze di donne che raccontano di quando sono state molestate da bambine, 12 o 13 anni, quando l’innocenza di quell’età si è scontrata con la realtà amara di un anziano sull’autobus o di un prete o di un insegnante che hanno allungato troppo le mani.
[npleggi id=”https://www.pourfemme.it/articolo/violenza-sulle-donne-solo-1-donna-su-3-denuncerebbe-alle-forze-dell-ordine/63685/” testo=”Violenza sulle donne, solo 1 su 3 denuncerebbe alle Forze dell’Ordine”]

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Asia Argento denuncia le molestie su twitter

Tra chi ha usato l’hashtag #quellavoltache pe raccontare la sua storia, c’è anche Asia Argento, proprio lei, la protagonista e vittima italiana dello scandalo sessuale che ha investito Harvey Wenstein, uno dei produttori e degli uomini più potenti di Hollywood. Dopo aver ammesso di essere stata vittima del produttore americano, Asia Argento ha impugnato twitter per raccontare altre storie di violenza che l’hanno riguardata personalmente. Un episodio che risale a quando l’attrice aveva 16 anni e fu molestata da un regista italiano mentre “discutevano del personaggio”. La storia di Asia è solo una delle centinaia di testimonianze di donne che hanno avuto il coraggio di raccontare #quella volta che, con la speranza che non succeda mai più.