Puericultrice a domicilio, quando serve davvero?

La puericultrice a domicilio, una figura che può essere preziosa, ma vediamo meglio di cosa si tratta e quando può servire davvero.

Puericultrice a domicilio, quando serve davvero?

La puericultrice a domicilio, una moda o una reale necessità, ma soprattutto quando serve davvero? Difficile dare una risposta categorica che vale per tutti i casi e per tutte le mamme. Più facile descrivere questa figura così preziosa per la donna che affronta l’avventura di diventare mamma e che sempre più spesso offre i suoi servizi anche a domicilio.

Chi è la puericultrice

La puericultrice non è una qualunque. O, almeno, non dovrebbe esserlo. Si tratta di una figura professionale, nata nel 940 e poi evoluta nel corso degli anni, che attraversa un percorso di formazione ben preciso, fatto di pedagogia e non solo, che prevede il conseguimento di un diploma vero e proprio. Una figura professionale che ha come scopo principale quello di diventare un supporto per la futura e neo mamma. Un supporto alla genitorialità, in grado di aiutare le mamme e i papà alle prese con la nuova vita, con l’arrivo di un nuovo bebè in famiglia.

In quanto figura ausiliaria delle professioni sanitarie, riconosciuta in tutto e per tutto anche dal Ministero della Salute italiano, la puericultrice lavora in rete con tutte le altre figure professionali che ruotano intorno ai genitori, dalle ostetriche ai ginecologi, dalle insegnanti dell’asilo nido ai pediatri.

Quando serve davvero

Non si tratta di una baby sitter o di una tata. Ma di una figura di supporto per i genitori, in grado di aiutarli nelle prime settimane di vita del bambino. Una professionista capace di dare un sostegno pratico e teorico, capace di insegnare alle neo mamme e ai neo papà moltissime cose: da come cambiare un pannolino a come far fare il ruttino al piccolo, da come migliorare l’approccio con l’allattamento a come trovare un nuovo equilibrio rispetto ai ritmi del bimbo. Non ha nessuna velleità di sostituirsi alla mamma, ma solo di tenderle una mano, altruisticamente e professionalmente, quando le potrebbe servire.

Quando le potrebbe servire, appunto. La puericultrice a domicilio può essere una vera manna dal cielo per tutti i neo genitori che vivono con ansia e paura il loro nuovo ruolo, che non riescono a trovare un loro equilibrio come nuovo nucleo famigliare da soli. Utilissima soprattutto quando il papà deve rientrare subito al lavoro e la mamma si sente inadeguata e non ha altri supporti più vicini: quando, per esempio, non ci sono nonni, parenti e amici in grado di aiutarla anche nelle prime incombenze più banali; quando il papà può essere un supporto morale ma poco presente.

Parole di Camilla Buffoli