Probiotici, carciofi e olive a base di fermenti

I carciofi e le olive sono stati arricchiti con probiotici: sono l'unica alternativa ai prodotti caseari. Ecco quanto raccontano gli esperti Miur

Probiotici, carciofi e olive a base di fermenti

I probiotici sono molto usati in Italia, soprattutto per regolarizzare l’intestino e proteggere la flora batterica. Presto ci saranno in commercio due nuovi alimenti: le olive e i carciofi. Vi starete chiedendo quale novità ci sia? Sono vegetali con il ritocco, almeno sono stati definiti così durante la lavorazione. Questi due prodotti sono stati potenziati con probiotici ed entrano nella linea Vivium, che raccoglie tutte le specialità mediterranee probiotiche. Al loro interno, infatti, contengono Lactobacillus paracasei. Vediamo un po’ meglio di cosa si tratta.

Per poter esercitare il proprio effetto benefico, i microrganismi probiotici devono, infatti, sopravvivere innanzi tutto al processo di trasformazione dell’alimento. Capite quindi che la produzione di questi alimenti è stata abbastanza complessa. Paola Lavermiccola, microbiologa alimentare e ricercatrice dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari Cnr-Ispa di Bari, ha infatti precisato che “l’operazione è stata facilitata grazie alla componente vegetale della materia prima: olive e carciofi esercitano un’azione protettiva del microrganismo probiotico“.
 
Ora mangiando queste olive o questi buonissimi carciofi, avrete la sicurezza che oltre ad assumere le classiche sostanze contenute nelle verdure potrete tutelare il vostro intestino. Questi alimenti rappresentano l’unica alternativa vegetale ai prodotti caseari nell’ambito degli alimenti funzionali.
 
I carciofi e le olive probiotiche contengono 1 miliardo di cellule vive del batterio probiotico e conservano i valori nutrizionali della materia prima. Ci tengo, infatti, a ricordare che i carciofi sono ricchi di fibre attive e antiossidanti, mentre le olive contengono sali minerali, vitamine e i ‘buoni’ acidi grassi monoinsaturi.