Pressione alta in gravidanza: come tenerla sotto controllo?

La pressione alta in gravidanza può essere pericolosa sia per la mamma che per il bambino. Scopriamone come tenerla sotto controllo.

Pressione alta in gravidanza: come tenerla sotto controllo?

Soffrire di pressione alta in gravidanza può essere pericoloso per la mamma, ma anche per il bambino. E’ quindi importante riconoscerne al più presto i sintomi e rivolgersi al medico di fiducia. Questo disturbo purtroppo affligge un numero sempre più crescente di donne, manifestandosi sin dalle prime settimane di gestazione. Per evitare spiacevoli conseguenze bisogna sottoporsi a controlli periodici e seguire alcuni accorgimenti. A partire dal terzo trimestre, specialmente nell’ultimo mese, è necessario fare ancora più attenzione, la pressione alta potrebbe infatti provocare la preeclampsia o gestosi gravidica, patologia molto insidiosa. Scopriamo quindi cause e sintomi, cosa fare e come tenerla sotto controllo?

Sintomi e conseguenze

Si parla di pressione minima alta in gravidanza quando si rilevano valori più alti di 90, anche se di poche unità. In tal caso è bene sottoporsi a controlli periodici onde evitare spiacevoli conseguenze. Purtroppo c’è da dire che la pressione alta, causata spesso da sovrappeso e stress, non procura molti sintomi, la maggior parte delle donne che soffrono di questo disturbo ne sono infatti del tutto inconsapevoli, almeno sino al momento della gravidanza. In questo delicato periodo solitamente si accusano frequenti mal di testa, nausea, vertigini e persino tachicardia. Può inoltre manifestarsi gonfiore alle gambe, con rischio di trombi e coaguli nei vasi sanguigni.

La pressione alta può sfociare in gravidanza nella cosiddetta preeclampsia, disturbo con gravi conseguenze per la mamma e il bambino. E’ quindi opportuno tenerla sotto controllo, seguendo le indicazioni del medico. Un’altra spiacevole conseguenza sembrerebbe essere l’ictus in tarda età, almeno secondo quanto riportato da uno studio scientifico presentato al “2013 Canadian Stroke Congress” di Montreal. I ricercatori sono infatti convinti che l’ipertensione in gravidanza possa comportare sviluppo di ipertensione cronica e malattie cardiovascolari a distanza.

Rimedi e come tenerla sotto controllo

Cosa fare in caso di pressione alta? Prima di assumere farmaci specifici, sarebbe utile seguire alcuni semplici accorgimenti, riguardanti anzitutto l’alimentazione. Cosa mangiare? Dovranno essere eliminati dalla dieta il sale e i cibi che lo contengono, le verdure andranno consumate preferibilmente fresche, privilegiando quelle ad alto contenuto di potassio come zucchine, pomodori, broccoli, peperoni e cavoli. Via libera anche alla frutta ricca di potassio: ananas, banane, albicocche, more, agrumi a volontà! Assolutamente banditi alcol, caffè e tè, da sostituire con tisane e acqua naturale. Al tempo stesso sarà importante dedicare una mezz’ora al giorno all’attività fisica leggera: camminate, nuoto, ginnastica dolce e via dicendo. Le sigarette andranno ovviamente eliminate così come le fonti di stress! Ricordate che la pressione alta è strettamente correlata all’ansia!

Pressione alta in gravidanza e parto naturale

Uno dei rischi legati alla pressione alta in gravidanza riguarda il parto naturale perché essa aumenta le probabilità di parto prematuro e nei casi più gravi di morte neonatale. A seconda del caso, il medico può quindi suggerire di indurre il travaglio qualche giorno prima della data prevista per il parto in modo da evitare complicazioni. E nel caso di situazioni allarmanti, se per esempio la donna incinta soffre di preeclampsia, l’induzione può essere consigliata con un certo anticipo. In queste circostanze si ricorre quindi al cesareo.