Poletti e la frase sui cervelli in fuga: presentata la mozione di sfiducia

Non si placano le polemiche sulla frase del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti: le parole usate sui cervelli in fuga hanno scatenato il web, tanto da chiedere la mozione di sfiducia al ministro. La frase incriminata pronunciata lunedì scorso a Fano al termine di un incontro in cui ha difeso il Jobs Act è : “100 mila giovani in fuga all’estero? Alcuni meglio non averli tra i piedi”. Questo ha detto riferendosi alle migliaia di giovani italiani che per lavoro, formazione o in cerca di un futuro migliore emigrano all’estero. L’indignazione si è scatenata all’istante, soprattutto in relazione in un momento in cui c’è grande apprensione per la sorte di Fabrizia Di Lorenzo, la giovane italiana dispersa rimasta con tutta probabilità vittima della strage ai mercatini di Natale a Berlino. La mozione di sfiducia è stata depositata da M5s, Lega Nord, Sinistra Italiana e da alcuni esponenti del Gruppo Misto. Ieri anche un Flash Mob davanti al Senato di giovani precari.

Poletti e la frase sui cervelli in fuga: presentata la mozione di sfiducia

Non si placano le polemiche sulla frase del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti: le parole usate sui cervelli in fuga hanno scatenato il web, tanto da chiedere la mozione di sfiducia al ministro.
La frase incriminata pronunciata lunedì scorso a Fano al termine di un incontro in cui ha difeso il Jobs Act è : “100 mila giovani in fuga all’estero? Alcuni meglio non averli tra i piedi”. Questo ha detto riferendosi alle migliaia di giovani italiani che per lavoro, formazione o in cerca di un futuro migliore emigrano all’estero.
L’indignazione si è scatenata all’istante, soprattutto in relazione al momento in cui c’è grande apprensione per la sorte di Fabrizia Di Lorenzo, la giovane italiana dispersa che vive a Berlino e rimasta con tutta probabilità vittima della strage ai mercatini di Natale.
La senatrice aquilana Pd Stefania Pezzopane infatti usa proprio questa correlazione di eventi per esprimere la sua rabbia: Le parole di Poletti sono ancora più odiose, mentre aspettiamo notizie da Berlino”.

“Chi resta in Italia è un pistola?”

“Bisogna correggere un’opinione secondo cui quelli che se ne vanno sono sempre i migliori. Se ne vanno 100mila, ce ne sono 60 milioni qui: sarebbe a dire che i 100mila bravi e intelligenti se ne sono andati e quelli che sono rimasti qui sono tutti dei “pistola“. Permettetemi di contestare questa tesi”. Questa per intero la frase infelice di Poletti.

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La polemica: dai Social al Senato

La polemica è unanime, così come la mozione di sfiducia è stata firmata da più schieramenti politici: depositata in Senato da M5s, Lega Nord, Sinistra Italiana e da alcuni esponenti del Gruppo Misto.
Ieri è stato anche organizzato anche un flash mob da parte di un gruppo di giovani precari che chiedono le dimissioni del politico.
Ministero del Lavoro Flash Mob contro il ministro Poletti
Roberto Speranza, leader della Sinistra Riformista ha scritto una lettera: “Caro Poletti, le tue parole sui giovani italiani che vivono all’estero sono sinceramente indifendibili. In queste ore hanno provocato sgomento e rabbia dentro la generazione più debole del nostro Paese. Una generazione che purtroppo vede poche prospettive nell’incertezza del futuro e troppe ansie e preoccupazioni nella durezza del presente”. Il popolo del web si è scatenato duramente contro Poletti: “frase inaccettabile”, “ è avvilente ciò che ha detto un ministro del lavoro”, “incapace a ricoprire tale carica”. Tra i commenti sui social anche quelli dei citati cervelli in fuga: Francesca che si è trasferita a Cambridge si chiede “se Poletti ripeterebbe quelle uscite al padre della ragazza proprio di Sulmona, che è venuto qui ad identificarne la salma”.

Le scuse di Poletti su Facebook

A poco sono valse le scuse di Poletti, che utilizza Facebook per postare un video: “Ho sbagliato. Mi sono espresso male, scusatemi. Quello che è a successo veramente mi fa stare male, so di aver sbagliato” premette. Prosegue nel filmato:

“Non ho mai pensato che sia un bene per l’Italia il fatto che ci sono giovani che se ne vanno. Volevo solo sottolineare che qui ci sono giovani bravi, competenti e impegnati. E a questi giovani bisogna dare questo riconoscimento. Quelli che vanno all’estero sono una risorsa importante. A tutti dobbiamo dare l’opportunità di realizzare il loro futuro nel nostro Paese oppure laddove li portano i loro percorsi professionali”.

La mozione è comunque stata depositata e si legge che “Il Ministro ha nelle ultime settimane dato riprova di un comportamento totalmente inadeguato al suo ruolo, esprimendosi in più di un’occasione con un linguaggio discutibile e opinioni del tutto inaccettabili”.

Parole di Lavinia Sarchi