Di Valentina Morosini | 16 Marzo 2011
Il pesce non è tutto uguale e bisogna imparare a cucinarlo nel modo giusto. La regola base, se è fresco, è stare attenti ai tempi di cottura: pochi minuti sono sufficienti per rendere i nostri branzini o le nostre orate fantastiche. Oggi ricapitoliamo le tecniche di cotture differenti, partendo da quella al forno, la più classica. Richiede pochi accorgimenti: potete usare delle erbe aromatiche o delle spezie per insaporire la carne. In media si contano 20 minuti di cottura per chilo.
Tente conto che se il pesce è di grandi dimensioni è il caso di praticare dei tagli obliqui alla linea della lisca per favorire la cottura. È una cottura leggera, perfetta anche per chi è a dieta. Potete farlo bollito o al vapore. Sembrano la stessa tecnica, ma non è così.
Nel primo caso, parte delle proprietà nutrite si disperdono nell’acqua, nel secondo invece no. Sono comunque molto facili da eseguire e soprattutto estremamente light. Altro metodo è la griglia. Può sembrare facile, ma richiede un po’ di abilità, soprattutto se avete a che fare con la brace. Ricordate di non farlo annerire e non esagerare con la cottura o diventerà duro.
Poi, fritto, perfetto per i pesci piccolini. Se ne avete di gradi, è meglio farli in crosta, magari al sale. Si prestano a queste cotture: branzini, orate, san pietro, scorfani, dentici, persici o sarde.
Parole di Valentina Morosini