Perdite gialle: possibili cause, rimedi e cure

Osservare delle perdite gialle non è mai un buon segno, infatti nonostante sia normale avere delle perdite vaginali, bisogna prestare attenzione alle loro colorazioni, dal colore è possibile, infatti, capirne le cause. Si possono riscontrare perdite gialle prima del ciclo, e talvolta anche perdite gialle in gravidanza, ma quando bisogna preoccuparsi? Per saperlo è necessario conoscere sintomi, cause e rimedi da adottare.

Perdite gialle: possibili cause, rimedi e cure

Conoscere le cause delle perdite gialle vaginali è fondamentale per sapere se bisogna preoccuparsi e, soprattutto, per capire come curare l’eventuale infezione in corso. Sicuramente a tutte è capitato di notare la biancheria intima macchiata da strane perdite vaginali di varia consistenza e colore. In effetti, lungo tutta la vita di una donna, le perdite vaginali possono essere definite come un fenomeno assolutamente fisiologico, che si presenterà quasi sicuramente almeno una volta. Normalmente appaiono come una secrezione biancastra, di consistenza fluida o acquosa, ma comunque inodore e non associate ad alcun sintomo. Tuttavia, quando le perdite assumono una colorazione tendente al giallo è importante correre subito ai ripari perchè nascondono un fattore prevalentemente patologico. Spesso infatti le perdite vaginali gialle, giallastre o tendenti al verde sono sintomo di infezioni in corso. Scopriamo insieme quali sono le cause e come contrastare il problema con farmaci e rimedi naturali.

Perdite gialle: cosa sono e le tipologie

Le perdite vaginali gialle, a volte tendenti al verde, sono spesso collegate a infezioni batteriche o malattie sessualmente trasmissibili. Essendo già di per sè un sintomo, questo tipo di perdite vaginali possono essere anche associate ad altri sintomi, come per esempio irritazione, bruciore, arrossamento, cattivo odore e dolore intenso, soprattutto quando si è in presenza di una grave infezione.
Le perdite gialle si possono manifestare in modo diverso da donna a donna: durante l’ovulazione o all’inizio di una gravidanza possono avere una consistenza densa, appiccicosa e gelatinosa, ma la loro comparsa può avvenire anche prima o dopo il ciclo.
Diversamente dalle perdite bianche, inodori e quasi trasparenti, fisiologiche e assolutamente normali durante l’età fertile di una donna, le perdite gialle sono quasi sempre sintomo di infezione.
In base anche alla tipologia di perdite gialle che si osservano, il ginecologo, attraverso l’anamnesi della paziente e al tampone vaginale, è in grado di individuare l’infezione specifica, responsabile del problema. Una volta identificata l’infezione, sarà più facile prescrivere la cura più adatta per il problema. Le perdite gialle si distinguono per colore e consistenza, le principali sono:

  • Perdite gialle schiumose e dal cattivo odore di pesce marcio, possono essere conseguenza del trichomonas vaginalis, un parassita che compromette la flora batterica vaginale scatenando un’infezione, attraverso la trasmissione sessuale ed è responsabile di un intenso prurito intimo, difficilmente trattabile con semplici rimedi casalinghi.
  • Perdite gialle dense, gelatinose e abbondanti, con striature grigie, che si presentano, anche in questo caso, in seguito alla trasmissione per via sessuale. Spesso si associano ad altri disturbi dolorosi, tra cui il bruciore durante la minzione. In genere, la causa di quest’infezione è da attribuire alla clamidia, una malattia solitamente trattata con specifici antibiotici.
  • Perdite gialle dense e cremose, se si è state infettate dal batterio della gonorrea, un’altra patologia venerea, trasmissibile durante i rapporti non protetti, che può provocare gonfiore nei genitali, bruciore vaginale, minzione frequente e dolore pelvico o alla regione del retto.

Le possibili cause delle perdite gialle

Le cause delle perdite gialle sono molteplici e di diversa natura, tuttavia, ogni qualvolta ci accorgiamo di averle dobbiamo subio prendere in considerazione il fatto che qualcosa non funziona come dovrebbe nel nostro organismo, ed è quindi sempre opportuno rivolgersi al ginecologo. Tra le cause principali vengono comunemente citate:

Perdite gialle prima del ciclo

Le perdite prima del ciclo sono secrezioni del tutto fisiologiche se si manifestano con delle perdite bianche. Tuttavia, se si presentano con un colore giallastro allora è bene indagare il problema.
Le perdite vaginali gialle, infatti, sono il segnale che una possibile infezione batterica si stia facendo strada nel nostro organismo. L’osservazione ad occhio nudo, e un’analisi maggiormente approfondita, potranno aiutare ad individuare prontamente il batterio responsabile.
Ma le cause delle perdite gialle prima del ciclo possono anche essere un disturbo improvviso e transitorio, come conseguenza di fattori di natura non patologica. Gli esperti, infatti, mettono in guardia tutte quelle donne che fanno uso degli spermicidi, ovvero di quelle sostanze chimiche che applicate prima di un rapporto sessuale dovrebbero evitare la possibilità che si possa restare incinte. Un loro eccessivo utilizzo potrebbe nuocere alla mucosa vaginale e provocare delle perdite gialle.
Inoltre, le secrezioni vaginali possono subire un’alterazione fisiologica anche a causa dello sperma, dell’uso di preservativi in lattice o di altri prodotti in grado di modificare il Ph vaginale. Queste situazioni quindi possono essere già il motivo principale della comparsa di perdite gialle, ma possono anche essere l’origine dell’abbassamento delle difese immunitarie e quindi fattori di rischio che contribuiscono all’insorgere di infezioni.

Perdite gialle in gravidanza

Durante i primi mesi di una gravidanza, è generalmente normale che si presentino delle perdite vaginali di consistenza acquosa, le quali hanno lo scopo di proteggere l’utero dalle infezioni.
Non è neanche insolito, tuttavia, che si verifichino delle anomale secrezioni gialle, legate in modo fisiologico agli sbalzi ormonali del periodo, come nel caso di un anomalo sanguinamento vaginale. Pertanto, quando le perdite sono asintomatiche non devono destare particolare preoccupazione.
Al contrario, invece, è necessario preoccuparsi ed agire tempestivamente quando alla presenza di perdite gialle in gravidanza si associano tutta una serie di ulteriori sintomi e caratteristiche che possono far pensare ad una situazione di rischio.
In particolare, è bene rivolgersi al ginecologo se si osservano:

  • prurito,
  • bruciore
  • irritazione intima
  • gonfiore
  • rossore genitale
  • cattivo odore

Se ci sono questi sintomi, la possibilità che le perdite gialle in gravidanza siano dovute a un’infezione è molto alta; un immediato controllo ginecologico e un trattamento appropriato elimineranno il problema senza ulteriori complicazioni.

I rischi legati alla comparsa di perdite gialle

I maggiori rischi legati alla presenza delle perdite vaginali gialle sono le infezioni. Come abbiamo visto, tra gli agenti patogeni, responsabili delle anomale secrezioni, riconosciamo tre specifici batteri i cui nomi, Trichomonas, Neisseria Gonorrhoeae e Clamydia, identificano ripettivamente tre malattie sessualmente trasmissibili: la tricomoniasi, la gonorrea e la clamidia.
Se tali infezioni non vengono adeguatamente trattate possono provocare la cervicite, un’infiammazione della cervice uterina, o collo dell’utero, che è causata da batteri che risalendo le vie genitali alte possono provocare gravi infiammazioni dell’endometrio, delle tube e delle ovaie, la cosiddetta malattia infiammatoria pelvica o PID.
La PID è una patologia ancora troppo poco conosciuta, che definisce l’intenso dolore pelvico e i disturbi mestruali provocati dall’infiammazione a livello pelvico. Se non correttamente valutata e curata, può cronicizzarsi e determinare nella donna delle infezioni vaginali ricorrenti, il dolore durante i rapporti e l’infertilità.

Cosa fare e quando rivolgersi al ginecologo

È necessario sottoporsi subito ad una visita ginecologica appena ci si accorge che le perdite gialle sono accompagnate da particolari sintomi o odori sgradevoli.
Nel caso le perdite vaginali gialle siano asintomatiche, è possibile non intervenire subito e attendere qualche giorno per constatare se si tratti solo di un disturbo transitorio, in tal caso scompariranno spontaneamente. Se dopo 3-4 giorni le secrezioni continuano a manifestarsi, allora è arrivato il momento di rivolgersi al ginecologo, anche se non sono presenti ulteriori sintomi.
In presenza di infezioni, le cure proposte dal ginecologo saranno quelle che andranno a contrastare l’azione degli agenti patogeni infettivi. Nella maggior parte saranno quindi prescritti degli antibiotici.
Se il problema è, invece, causato dall’azione meccanica di sostanze aggressive per la mucosa vaginale, sarà necessario lenire la zona con delle pomate emollienti e contrastare il problema con l’assunzione di fermenti lattici in grado di ripristinare l’equilibrio della flora batterica.

Rimedi naturali

Se si notano delle perdite gialle è comunque importante seguire alcuni semplici ed immediati rimedi pratici, in modo da prevenire la diffusione di eventuali batteri. È quindi consigliato:

  • cambiare l’assorbente, gli asciugamani e la biancheria intima regolarmente
  • eseguire un’efficace e regolare igiene intima ogni giorno, evitando l’uso di detergenti aggressivi
  • fare dei bagni di acqua salata per disinfettare la zona genitale, oppure aggiungere un po’ di aceto di mele a dell’acqua tiepida per fare dei risciacqui giornalieri
  • non usare i gel da doccia, i saponi e i deodoranti intimi, perchè possono causare forti irritazioni
  • evitare una pulizia interna della vagina, spesso eccessivamente aggressive
  • scegliere biancheria intima preferibilmente in fibra naturale, come ad esempio il cotone o tessuti traspiranti
  • evitare i rapporti sessuali non protetti e l’uso di sostanze spermicide