Osteopata, chi è, cosa cura e cosa fa?

Tutto quello c'è da sapere sulla figura dell'osteopata, cosa fa, chi è e cosa cura.

Osteopata, chi è, cosa cura e cosa fa?

Osteopata, chi è, cosa cura e cosa fa? Possono sembrare domande banali, per molti. Ma l’osteopatia è una medicina manuale, che affonda le radici alla fine del 1800 e che in Italia, nonostante sia parecchio diffusa, è ancora circondata da un alone di scarsa conoscenza e diffidenza. Ma cerchiamo di capirne e saperne di più su questa disciplina secondo la quale l’integrità della struttura muscoloscheletrica del corpo umano è legata all’efficienza delle sue funzioni.

Chi è l’osteopata

L’osteopata è una figura professionale, uno specialista dell’approccio osteopatico che mira a potenziare le condizioni psicofisiche di un individuo, per favorire il recupero dello stato di salute dell’organismo. Più che una tecnica di guarigione, è una disciplina che promuove l’autoguarigione. Lo specialista cerca di ristabilire l’armonia della struttura scheletrica di sostegno, in modo tale da consentire alle diverse funzioni del corpo umano di trovare un proprio equilibrio e, di conseguenza, un soddisfacente livello di salute e benessere. Ogni parte del corpo è legata all’altra: l’organismo è un sistema composto da muscoli, ossa, organi interni, sistema nervoso e circolatori, ogni componente è dipendente dalle altre parti e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura.

Cosa fa

L’osteopata utilizza le mani. Mani che gli permettono di percepire anche piccolissime variazioni che avvengono nei tessuti delle strutture corporee, siano essi visceri, muscoli o articolazioni, e a rimuovere quelle situazioni che ne impediscono il perfetto funzionamento. Così facendo assicura sollievo in caso di dolori, limitazioni e altri sintomi locali, ma non solo. Agisce localmente, ma indirettamente, anche su tutto il sistema, ristabilendo il corretto funzionamento del sistema nervoso autonomo, che condiziona molti elementi e parametri del corpo umano, come la pressione nervosa, il battito cardiaco, la frequenza respiratoria.

Per fare tutto questo, è necessario sottoporsi a una seduta, che dura dai 45 ai 60 minuti circa e che prevede quattro momenti fondamentali. Il colloquio iniziale, durante il quale l’interessato espone la sua problematica. La valutazione osteopatica, che permette allo specialista di eseguire una serie di test di osservazione e di palpazione finalizzati a valutare la struttura, i tessuti molli, il sistema cranio-sacrale. Il trattamento vero e proprio, che prevede l’utilizzo delle mani: dalle manipolazioni articolari, che correggono le posizioni spaziali delle articolazioni secondo i loro assi di movimento, a quelle viscerali, che ristabiliscono la mobilità e la motilità di un organo. Da ultimo, il colloquio finale, che dà l’opportunità all’osteopata di esporre alla persona le problematiche riscontrate, le possibili cause e gli eventuali suggerimenti utili per migliorare la propria situazione.

Cosa cura

L’osteopatia è adatta in caso di dolori muscoloscheletrici e/o di limitazioni di movimento, ma non solo. Infatti, l’osteopata può essere la figura di riferimento anche per trattare molte altre problematiche, come cefalee, stanchezza cronica, otiti, sinusiti, e disturbi digestivi, oltre che traumi articolari e muscolari, cervicalgie, lombalgie, artrosi. Da consigliare anche a scopo preventivo, per correggere quei difetti di postura e quei malfunzionamenti (per esempio dolenzie) che, nel tempo, potrebbero dare origine a malattie vere e proprie.

Parole di Camilla Buffoli