Ortoressia, il disturbo alimentare dei trentenni

L'anoressia e la bulimia, non sono gli unici disturbi alimentari. Esiste anche l'ortoressia e colpisce sempre di più i trentenni

Ortoressia, il disturbo alimentare dei trentenni

Non è la prima volta che parliamo di ortoressia. È un disturbo alimentare, purtroppo, sempre più diffuso. È la dipendenza dal cibo sano. Sono tante, soprattutto le giovani donne, a essere conquistate dalle diete: si tenta di perdere peso, ovviamente da sole, pensando di sapere esattamente cosa ha bisogno il corpo, e si eliminano tutti quei cibi considerati dannosi. La ricerca della perfezione diventa, si legge sul DailyMail, una sorta di “droga” senza la quale chi ne è affetto crede di non poter vivere e si sente infelice. L’ortoressia è una mania che porta alla morte.

Colpisce soprattutto i trentenni: sono all’inizio della carriera e devono essere al top della forma fisica, perché l’aspetto è il primo biglietto da visita. Ovviamente, sono più le donne. “Anche se questa condizione non è pericolosa come l’anoressia, un’ossessione alimentare che taglia fuori intere categorie di alimenti può provocare danni alla salute a lungo termine, come mancanza di densità ossea, attacchi cardiaci, ictus e diabete”, spiega Lucy Jones della British Dietetic Association.
 
Riconoscete un malato di ortoressia, quando incontrate una persona che prima di mangiare deve sapere esattamente come stato confezionato il suo piatto, legge in modo scrupoloso le etichette e pensa sempre e solo al cibo. Spesso tendono a eliminare prodotti importati come latticini, carboidrati o grano.