Nevralgia del trigemino: sintomi, cause e cure

La nevralgia del trigemino, un'eventualità caratterizzata da dolore lancinante simile a una scossa elettrica difficile da sopportare.

Nevralgia del trigemino: sintomi, cause e cure

La nevralgia del trigemino, un’infiammazione che si verifica con alcuni sintomi precisi e difficili da ignorare, dolorosi e improvvisi. Ecco qualche informazione in più su questa fastidiosa eventualità, sui sintomi con cui si manifesta, soprattutto nelle donne over sessanta, le possibili cause e le cure più efficaci.

I sintomi

La nevralgia del trigemino, cioè del nervo cranico che innerva il volto, la parte anteriore del cranio, la bocca, il collo e la gola, è caratterizzata da alcuni sintomi fastidiosi. In particolare, si verificano crisi acute di dolore lancinante. Dolore pungente, simile a una stilettata o a una scossa elettrica, che interessa la fronte, l’occhio, oppure la mandibola e la parte superiore della guancia.

Tutto comincia da un punto del volto, come le labbra o il naso, per poi irradiarsi, in modo doloroso, a una o più altre zone. Non è raro che si verifichi anche la simultanea contrazione dei muscoli facciali. Ogni crisi acuta dura pochi secondi o, al massimo, qualche minuto. In alcuni casi, però, passata la crisi permane per qualche ora un dolore sordo di fondo.

Le cause possibili

Nella ricerca dei colpevoli è necessario fare una distinzione tra nevralgie primarie e secondarie. Distinzione da fare in base alle cause scatenanti: nel primo caso la nevralgia è idiopatica, scatenata da cause apparentemente sconosciute; nel secondo caso, la nevralgia è il risultato di un’altra malattia o di un altro disturbo.

Tra i pochi possibili colpevoli della nevralgia primaria ipotizzabili ci sono le malformazioni a carico dei vasi sanguigni, che causando una pressione eccessiva sul nervo trigemino, possono provocarne l’irritazione e la conseguente infiammazione.

Le nevralgie secondarie, invece, definite anche sintomatiche, sono la conseguenza di altre malattie, come la sclerosi multipla, che colpisce il sistema nervoso centrale, i traumi di vario tipo o le infezioni a carico del nervo acustico o del trigemino stesso, per esempio.

Le cure più efficaci

Se nel caso delle nevralgie secondarie, l’unica strategia vincente si basa sul trattamento della malattia o del trauma scatenante, per le nevralgie primarie esistono diverse opzioni terapeutiche. Nei casi più seri si possono utilizzare alcuni farmaci antiepilettici, in grado di stabilizzare la membrana delle cellule nervose, che in caso di nevralgia sono iperattive e responsabili dell’insorgenza del dolore. Si può ricorrere, in alternativa, alla radiofrequenza, un trattamento che consente di distruggere le cellule nervose responsabili del dolore, attraverso il calore, o all’intervento di microcompressione del ganglio di Gasser, il punto di incontro tra le cellule nervose, ottenuta meccanicamente tramite un catetere a palloncino.

Parole di Camilla Buffoli