Di Lucrezio.Bove | 14 Luglio 2010

Con il termine neuropatia ci si riferisce a una famiglia di patologie che colpiscono il sistema nervoso periferico: quel complesso di nervi che collega il sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) con i muscoli, la pelle e gli organi interni. E’ importante distinguere la mononeuropatia dalla mononeurite multipla e dalla polineuropatia. La prima colpisce un solo nervo ed è spesso conseguenza diretta di una lesione traumatica, di una contusione o comunque di un’infiammazione localizzata. I sintomi compaiono esclusivamente nella zona dipendente dal nervo colpito, con paralisi dei muscolo, disturbi vasomotori e parestesia (alterazione della sensibilità tattile).
Quando il problema riguarda due o più nervi dislocati in regioni anatomiche diverse, si parla invece di moneurite multipla. Questo tipo di neuropatia è spesso causata da patologie reumatiche o da altre malattie che possono intaccare anche le fibre nervose periferiche (diabete in primis).
L’ultima tipologia è la polineuropatia, che colpisce diversi nervi periferici in modo simmetrico e simultaneo. Purtroppo le cause non hanno contorni ben definiti: possono influire carenze vitaminiche, infezioni, l’assunzione di sostanze tossiche (anche farmaci) e alcuni stati dimetabolici, ma l’origine del disturbo è per lo più sconosciuta. Per quanto riguarda i sintomi, si assiste sempre a una degenerazione della fibra nervosa, per una lesione primitiva della guaina mellinica o dell’assone, oppure per una lesione del connettivo. In genere, inizialmente insorgono parestesie e dolori localizzati nelle mani e nei piedi, successivamente la malattia può evolvere fino causare deficit motorio e atrofie muscolari. Nei casi più gravi la paralisi può arrivare a coinvolgere anche i muscoli dell’apparato respiratorio e quelli che dipendono dai nervi cranici.
Le terapie variano a seconda delle cause e della tipologia di neuropatia da trattare. Per la polineuropatia dovuta a un’infezione batterica, ad esempio, si procederà con il trattamento antibiotico; quando la causa è invece il contatto con agenti tossici o l’assunzione di un farmaco nocivo per l’organismo, si interverrà interrompendo immediatamente il contatto o la somministrazione del medicinale. Il primo obiettivo della terapia è sempre e comunque quello di eliminare la causa, per dare al nervo il tempo e il modo di rigenerarsi. Il recupero può essere totale o parziale, a seconda della gravità della lesione iniziale.
Parole di Lucrezio.Bove