Nes Mangiatori Notturni, un fenomeno in crescita tra le donne

La NES o Night Eating Syndrome è una vera e propria patologia che è stata individuata nel 1955 e che negli ultimi anni colpisce sempre di più anche le donne.

Nes Mangiatori Notturni, un fenomeno in crescita tra le donne

I NES, ovvero i mangiatori notturni, sono quelle persone, tra cui troviamo sempre più donne, che nel bel mezzo della notte vengono colti da irrefrenabili attacchi di fame. Risultato? Spesso svaligiano il frigorifero mangiando tutto quello che gli capita a tiro, dolce o salato. Ma badate bene, il disturbo vero e proprio non è solo quel languorino che vi colpisce nel cuore della notte: la NES o Night Eating Syndrome è una vera e propria patologia che è stata individuata nel 1955 da Albert Stukard, psichiatra dell’Università di Philadelphia.


Si tratta di un disturbo dell’alimentazione, come anoressia e bulimia anche se ha caratteristiche ben distinte: l’individuo che ne soffre avrà poco appetito durante il giorno mentre la notte è contraddistinta da una grande fame.
 

Sempre più donne colpite da NES

Aggiornamento del 3 luglio 2012
Come sottolineato da un recente studio condotto da Satchidananda Panda del Salk Institute for Biological Studies e pubblicato dalla rivista “Cell Metabolism“ mangiare di notte è molto dannoso per il nostro fisico e sono sempre di più le donne che cadono vittime di questo disturbo. Secondo gli esperti infatti, la notte è il momento in cui i nostri organi dovrebbero rilassarsi e non essere sottoposti a stress. Il fegato e lo stomaco, ad esempio, hanno un vero e proprio orologio biologico che li aiuta a regolare la produzione degli enzimi digestivi. I cicli naturali vanno rispettati e, proprio per questo, mangiare di notte sottopone i nostri organi ad un stress molto forte che li porta a lavorare in modo sbagliato e a farci ingrassare.

Da dove deriva la fame notturna?

Vari studi condotti dimostrano come nei soggetti colpiti da NES vi sia una modificazione del normale ritmo ormonale fra notte e giorno unito ad un crollo dell’umore durante i risvegli, con un conseguente rapporto diretto tra depressione, fame e risvegli notturni. Psicologicamente è molto simile agli altri disturbi come la bulimia: il malato si vergogna delle sue abbuffate notturne e tende a tenerle nascoste a parenti e amici. Da qui un senso di vergogna e inadeguatezza che causa la depressione.

Come curare il disturbo

Il disturbo si cura con una terapia psicologica: sarà utile rivolgersi a specialisti in problemi alimentari e a centri specializzati. Sono molto efficaci le terapie di gruppo: confrontandosi con altri malati si riesce meglio a controllare il proprio disturbo e a capirlo ma soprattutto ci si toglie il senso di pesantezza dato dal negare con amici e parenti. Essendo infine un problema ormonale qualsiasi terapia andrà affrontata con aiuti farmacologici, come con la somministrazione di melatonina per regolare il ritmo ormonale tra giorno e notte.