Di Beatrice Elerdini | 13 Febbraio 2019

Bethan Simpson, un’infermiera 26enne di Burnham, nell’Essex, è stata sottoposta a un intervento pionieristico: al bambino che era nel suo grembo è stata diagnosticata la spina bifida, patologia per cui l’80% delle donne scelgono di abortire. All’inizio anche Bethan e suo marito hanno pensato di non portare avanti la gravidanza, poi la proposta di questa operazione all’avanguardia. Il feto è stato quindi estratto dall’utero, operato e poi reintrodotto nella pancia della sua mamma fino al parto. Il piccolo ora è salvo.
La donna è stata operata alla 24esima settimana dai chirurghi dell’University College Hospital e del Great Ormond Street Hospital. Gli specialisti hanno estratto il feto, hanno riparato la lesione spinale e lo hanno riposto nell’utero. In questo modo ha potuto completare il suo sviluppo in maniera del tutto naturale. ‘Posso dire che è stato un successo. Sono ancora dolorante, ma finché il mio bambino sta bene, posso dire di essere felice’, ha raccontato Bethan dopo l’intervento al Daily Mail.
https://twitter.com/WorldHealthNews/status/1095339313259196417
Visti i risultati ottenuti, è plausibile pensare che in futuro saranno molti i feti che potranno essere salvati grazie a questa procedura. ‘Sento che il nostro bambino mi dà calci giorno dopo giorno, non è mai cambiato niente, ha aggiunto la donna.
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Parole di Beatrice Elerdini