Nel primo anno di vita i bambini devono fare i "bilanci di salute", vediamo di cosa si tratta

I bilanci di salute sono delle periodiche visite pediatriche di controllo a cui devono essere sottoposti i bambini nel corso del primo anno di vita per monitorarne la crescita.

Nel primo anno di vita i bambini devono fare i “bilanci di salute”, vediamo di cosa si tratta

Il primo anno di vita dei bambini è scandito dai bilanci di salute, cosa sono? Si tratta di periodiche visite pediatriche, la cui cadenza, fino ai 13 mesi di vita del neonato è piuttosto frequente, e che servono per controllare che lo sviluppo del piccolo sia nella norma, si situi, cioè, all’interno di una serie di parametri prestabiliti. Infatti, è proprio nel corso del primo anno di vita (importantissimo), che si evidenzierebbero eventuali ritardi o anomalie nella crescita, che individuate subito potrebbero essere opportunamente corrette.

Naturalmente non stiamo parlando di controlli che riguardino lo sviluppo organico e basta, ma anche quello cognitivo, che deve procedere di pari passo con l’accrescimento fisico, pur con una certa elasticità, perché naturalmente ogni bambino è diverso e la scansione della varie tappe (l’aumento di peso, lo svezzamento, le prime paroline, il gattonare e i primi passi ecc. ) possono subire delle variazioni da caso a caso.
 
Il calendario delle visite di controllo è in genere stabilito dalle autorità sanitarie regionali con lo scopo di monitorare con costanza la salute del neonato, in piena collaborazione con i suoi genitori. Ma vediamo le diverse tappe dei bilanci di salute. La prima visita si effettuerà allo scadere del primo mese di vita del bebè. Durante questo controllo, il pediatra andrà a verificare la fontanella della gola e le sue dimensioni (controllo auxologico), la bocca e il palato, la cute, gli ausculterà il cuoricino, controllerà gli organi genitali, il respiro e la pancina.
 
Infine, eseguirà la manovra detta di Ortolani-Barrow per vedere che non vi sia una lussazione congenita all’anca. Sempre in questa fase, naturalmente, il medico affronterà con la mamma e il papà del bimbo il discorso relativo all’allattamento, al trasporto (ad esempio in macchina, con l’ausilio del seggiolino), ecc. Il secondo bilancio di salute, di solito si situa tra il secondo e il terzo mese di vita del bebè.
 
Il pediatra effettuerà nuovamente il controllo auxologico, un test della vista, un controllo del peso e si valuterà con la mamma se il latte materno, o artificiale, delle poppate del piccolo sono sufficienti per il suo fabbisogno. Inoltre, ai genitori verrà fornito un elenco dei vaccini (sia quelli obbligatori che quelli facoltativi). Terzo bilancio di salute tra i 4 e i 5 mesi.
 
Comincia il controllo sulla personalità del piccolo, le reazioni agli input vocali e il suo approccio con la figura materna, inoltre, verranno date le indicazioni relative allo svezzamento, consigliato proprio tra i 5 e i 6 mesi del neonato. Il quarto bilancio di salute arriva al compimento degli 8 mesi del neonato, ed è un controllo piuttosto importante.
 
Il pediatra verifica l’udito attraverso il Boel-Test, nuovamente la vista, ma soprattutto si concentra sullo sviluppo cognitivo del bambino, ad esempio se ha già raggiunto la fase della lallazione che precede l’avvio del linguaggio. Anche per quanto riguarda l’alimentazione del piccolo, il medico fornisce indicazioni sui vari cibi da introdurre a questo punto del suo sviluppo. Al compimento dell’anno si effettuano gli ultimi controlli relativi ai bilanci di salute (dato che dopo i 13 mesi, se i parametri sono tutti a norma, le visite pediatriche si diradano), soprattutto concentrati sull’aspetto dello sviluppo motorio, psichico e sensoriale del bebè.

Parole di Paola Perria