Ndrangheta in Lombardia, Lucrezia Ricchiuti: «Non sono più solo infiltrazioni» – INTERVISTA

Se ormai è noto che le aree di influenza delle mafie non siano più soltanto quelle di un tempo e che i clan abbiano esteso, oltre ai loro traffici, anche il controllo del territorio a nuove zone geografiche, poco note sono quelle persone che cercano di evitare che le infiltrazioni mafiose arrivino ad un punto di non ritorno. Se, così, da un lato c’è chi decide di entrare nella Commissione Parlamentare Antimafia «perché, essendo calabrese, vuole difendere il proprio territorio», tradizionale sede della ‘ndrangheta, dall’altro c’è chi è nell’ente bicamerale che si occupa di controllare, coordinare e promuovere l’attività legislativa di contrasto alla criminalità organizzata «perché vuole il rispetto delle regole anche nel suo paese, dove» – seppur in provincia di Milano – «non sono mai state rispettate».

Più che da un lato e dall’altro si potrebbe, allora, dire “da Sud” e “da Nord”, ma sarebbe proprio la Senatrice Lucrezia Ricchiuti, alla sua prima legislatura con il Partito Democratico, a rifiutare questa distinzione perché «la ‘ndragheta – spiega nella nostra video-intervista – ha attecchito al Nord anche per colpa di chi ha sottovalutato il problema, pensando ad una superiorità genetica dei lombardi rispetto ai meridionali».

E a Nord, così come a Sud, ricorda la Senatrice Ricchiuti, oggi membro della Commissione Antimafia, «ci sono i politici, gli imprenditori e i professionisti che sapevano benissimo con chi avevano a che fare, ma pur di fare i soldi si sono alleati con le mafie».

Così conclude la Senatrice chiarisce: «Non è più opportuno parlare soltanto di infiltrazioni, perché il fenomeno è talmente radicato che ormai è più corretto parlare di pervasività della ‘ndrangheta a Milano. La ‘ndrangheta al Nord è oramai entrata nella politica e partecipa ai grandi affari».