Monterotondo, circoncisione in casa: muore un bimbo di 2 anni, grave il fratellino

La pratica clandestina espone i bambini a elevati rischi. La procura di Tivoli ha disposto l'arresto di un cittadino statunitense, ritenuto l'autore dell'intervento sui due minori

Monterotondo, circoncisione in casa: muore un bimbo di 2 anni, grave il fratellino

Foto: Ansa

Tragedia a Monterotondo (Roma): un bimbo di 2 anni è morto dopo una circoncisione in casa. Grave il fratello gemello, ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Sant’Andrea. La procura di Tivoli ha disposto l’arresto di un 66enne, cittadino statunitense di origini libiche, ritenuto l’autore della pratica clandestina.

Circonciso in casa, muore bimbo di 2 anni

Il bimbo di 2 anni morto poche ore fa a Monterotondo (Roma) era stato sottoposto alla circoncisione in casa, insieme al fratello gemello.

Quest’ultimo si trova ricoverato al Sant’Andrea, ancora in prognosi riservata. I minori, figli di una donna nigeriana titolare di protezione umanitaria, sono nati a Latina nel gennaio 2017.

L’intervento è avvenuto tra le mura domestiche, e a condurlo sarebbe stato un cittadino statunitense di origini libiche, 66 anni, ora in stato di arresto.

L’ordinanza di custodia cautelare a suo carico è stata emessa dalla procura di Tivoli, che indaga sulla vicenda.

Le ipotesi di reato sono omicidio preterintenzionale, lesioni gravissime e esercizio abusivo della professione medica.

In sede di perquisizione domiciliare, presso l’abitazione dell’indagato gli inquirenti hanno sequestrato materiale riconducibile alla condotta abusiva contestata.

Sul corpo del bimbo deceduto sarà effettuata l’autopsia. I due minori e la madre eranno arrivati a Monterotondo dopo il temporaneo accesso presso un Cas (Centro di accoglienza straordinaria) di Rieti.

Il circuito sommerso di una pratica diffusa

In Italia, la circoncisione è una pratica sempre più diffusa. Spesso sfugge al controllo sanitario nazionale, innestandosi in un ampio spettro di pratiche clandestine favorite dal costo ridotto e dalla totale assenza di vincoli sull’età.

La circoncisione clandestina fa parte di un circuito sommerso difficilmente da intercettare, e i dati che emergono sono allarmanti.

Il numero di interventi noti alle autorità è tra i 4 e i 5mila all’anno, tutti eseguiti nel nostro territorio su bimbi stranieri.

Una pratica dietro cui si staglia un’architettura motivazionale complessa, tra spinte di carattere religioso o culturale. Sarebbero circa 1.400 le operazioni condotte in forma ‘domestica’, pari al 35% del totale stimato su scala nazionale.

I rischi sono serissimi e impongono una stretta osservazione medica. Le conseguenze di un intervento eseguito lontano dal sistema sanitario possono essere letali. Emorragie e infezioni sono tra le potenziali cause di morte.

Parole di Giovanna Tedde