Moglie magra, matrimonio felice! Così dice uno studio, ma sarà vero?

Secondo uno studio USA nella felicità e nella solidità di un matrimonio è molto importante l’indice di massa corporea della sposa. Una moglie magra garanzia di unione felice.

Moglie magra, matrimonio felice! Così dice uno studio, ma sarà vero?

La ricetta per un matrimonio felice e durevole? Moglie magra, marito non pervenuto. Sembra proprio che per cementare la solidità di un rapporto matrimoniale il peso forma della sposa sia indispensabile… ma ci dobbiamo credere? Intanto, lo studio in questione, perché non ci dobbiamo mai far mancare nulla, in quanto a ricerca scientifica di una certa importanza. Ebbene, i ricercatori dell’Università del Tennessee (USA), coordinati dalla dott.ssa Andrea Meltzer, sostengono che se la donna nella coppia sposata ha un indice di massa corporea (BMI) ideale, e sfoggia un fisico asciutto e sottile, la cosa si ripercuote positivamente su entrambi i coniugi, rendendo l’unione più felice e destinata a durare nel tempo.

Il tutto non solo per motivi estetici, quanto psicologici, perché per una donna mantenere un buon peso forma sarebbe talmente importante per l’autostima (incluso il sentirsi sempre desiderabile), da influire positivamente su tutti gli altri aspetti della vita, in questo caso coniugale. E il marito? Secondo la ricerca, gli uomini sono più felici di avere al proprio fianco una donna magra soprattutto nei primi periodi del matrimonio, mentre gli effetti per la moglie sono prolungati nel tempo.
 
Per giungere a tali conclusioni, i ricercatori americani hanno monitorato per un periodo di 4 anni, 169 coppie di sposi (intorno ai 35 anni di età), alle quali è stato chiesto di compilare un questionario ogni 6 mesi. Alla fine della sperimentazione, analizzando i dati emersi dai vari questionari, gli scienziati hanno scoperto il peso (è il caso di dirlo) del BMI nella vita di coppia. Così, mentre gli uomini più “in carne” si dimostravano più felici se le proprie compagne erano, al contrario di loro, in perfetta forma, queste ultime risultavano più soddisfatte rispetto alle mogli che erano in sovrappeso come i propri mariti.
 
“I mariti erano più soddisfatti all’inizio – ha spiegato la Meltzer – e le mogli erano più soddisfatte con il tempo; nella misura in cui le mogli avevano un BMI inferiore rispetto ai loro mariti, secondo i dati analizzati che comprendevano i casi di depressione, il reddito, l’istruzione, o se la relazione è finita con un divorzio”. Sempre secondo la ricerca, che è stata pubblicata sulla rivista Social Psycological and Personality Science, “L’attrattiva e il peso sono più importanti per gli uomini.
 
Ciò potrebbe essere perché vediamo emergere nei mariti questo fattore all’inizio del matrimonio, e la loro insoddisfazione potrebbe interessare la soddisfazione delle mogli nel tempo”. Io non discuto i criteri scientifici con cui è stata condotta questa ricerca e neppure le valutazioni che sono emerse dai dati raccolti ma, per fortuna, posso testimoniare che di tutte le coppie sposate che conosco e che si impegnano quotidianamente per raggiungere e mantenere quella felicità coniugale, intesa come amore, rispetto reciproco, condivisione, complicità e fedeltà, il fattore BMI, è assolutamente ininfluente.

Parole di Paola Perria