Di Giulia Martensini | 4 Giugno 2021

Fonte Instagram/@Hoas_Torino
Al Lingotto di Torino torna in scena la moda sostenibile: dal 25 al 28 novembre si alterneranno grandi firme e nuovi designer per un evento ecofriendly.
Un evento internazionale dedicato alla moda sostenibile
La sostenibilità è un valore sempre più importante e tanto i brand quanto i consumatori prestano sempre più attenzione alle loro scelte nella vita di tutti i giorni. Essere ecofriendly significa agire senza impattare in modo eccessivo sul pianeta e anche il settore della moda è in prima linea per l’ambiente.
Sulla scia dei grandi eventi di moda come le fashion week di Milano, Parigi e New York e il Pitti di Firenze, anche Torino annuncia il suo appuntamento internazionale, “Hoas – History of a Style” al Lingotto dal 25 al 28 novembre. Una seconda edizione all’insegna del green e delle energie rinnovabili, con l’obiettivo di un forte messaggio verso una moda sostenibile.
4 giorni di sfilate, masterclass e fashion lab
Sulle passerelle si alterneranno grandi firme accanto a nuovi brand e new designer, in tutto quattro giornate vetrine di 24 maison. Saranno allestiti 9.000 mq nel padiglione principale della struttura con diversi punti per le sfilate, ma anche ambientazioni a tema green dedicate a blogger, influencer, celebrity. In programma anche masterclass, fashion lab e meeting con i buyer. Hoas, organizzato da Hoas Group di Domenico Barbano e Mirella Rocca, in collaborazione con Lingotto Fiere e con il patrocinio di Assomoda, Confcommercio, Città di Torino e Regione Piemonte, quest’anno approfondirà il tema della moda green, ma anche di energie rinnovabili, sostenibilità delle imprese produttrici nei settori dell’auto motive, del food, e in generale di tutto ciò che è moda.
La direzione artistica è affidata a Bros Group Italia. “Torino è una città bellissima con un grande capitale anche nel settore moda e del fashion design – dice Mirella Rocca – e Hoas intende essere una vetrina e un trampolino importante anche per loro verso i mercati nazionale e internazionale“.
Parole di Giulia Martensini