'Mia figlia è lesbica, è tutta colpa dell'Università di Udine'

E' il contenuto della lettera scritta da un padre al blog ProVita di impronta cristiano-estremista, per raccontare la storia di sua figlia.

‘Mia figlia è lesbica, è tutta colpa dell’Università di Udine’

“Gentilissimi di ProVita, sono un genitore che 9 mesi fa ha ‘perduto’ la sua primogenita: letteralmente fagocitata dalla piaga del gender e dell’omosessualità dilagante. Da 9 mesi con dolore inimmaginabile non la vedo, non la sento, non so niente di questa ventiseienne. Da 9 mesi vive in simbiosi (parassitosi sarebbe più corretto) con un’altra sodomita come lei… “, è l’incipt della lettera scritta da un padre al sito Notizie ProVita, un blog di impronta cristiano-estremista che lotta ogni giorno principalmente contro l’aborto, l’eutanasia e i diritti delle persone omosessuali. L’uomo denuncia a chiare lettere la perdita della primogenita e nelle righe successive non risparmia le accuse alla teoria gender e all’Università di Udine.

La lettera del padre prosegue parlando della figlia come di uno scandalo per la sua famiglia: ‘Da nove mesi, almeno, ha rinnegato la storia che Dio le aveva donato, nonché ogni grazia che Dio le aveva concesso… Da nove mesi è uno scandalo impressionante per noi suoi genitori, per i suoi quattro fratelli e chissà per quanti altri… Quando dico scandalo intendo proprio scandalo: una lacerazione violenta nel cuore del percepirsi, nel cuore dell’essenza stessa di quello che siamo’.

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Il fiume di parole dell’uomo prosegue tirando in causa alcune attività organizzate all’interno dell’Università di Udine, frequentata dalla figlia: ‘Ora distrutti e fortemente feriti dallo sproporzionato disprezzo di ogni nostro significato, di ogni nostro fare, della nostra stessa vita, scopro come potrebbe essersi concretizzata in lei questa perversa pazzia. Mia figlia, tuttora studentessa universitaria presso l’Università Di Udine (UNIUD è l’unica in italia a prevedere il doppio libretto per gender), deve essere stata adescata da iniziative come quella che vi pubblico qui sotto, inviata via mail a tutti gli studenti attraverso i canali ufficiali dell’università stessa: We are all V.I.P. (Very Important People) – Aegee Udine […]’.

Secondo il padre potrebbe essere stato proprio il mondo universitario ad aver condotto la figlia sulla strada dell’omosessualità. ‘Queste cose vanno denunciate e rese pubbliche. Le famiglie devono sapere che rischi corrono i propri figli. Le famiglie devono sapere che l’Università offre servizi quali il tutorato (le due lesbiche sono due tutor) che sono delle trappole diaboliche!’, ha concluso l’uomo.

La polemica scoppiata sulla pagina di ProVita Onlus

Le dichiarazioni del padre che denuncia la perdita della figlia, perché ‘diventata lesbica’ per colpa dei condizionamenti legati alla teoria gender, non hanno di certo lasciati indifferenti gli utenti di Facebook. Secondo alcuni il post pubblicato sulla pagina di ProVita sarebbe un falso per screditare l’Aegee e per alimentare chi sostiene che le suddette teorie siano potenzialmente ‘devianti’. In realtà l’Aegee è un’associazione internazionale di studenti europei, fondata a Parigi, che si occupa di scambi culturali tra gli studenti e incontri didattici organizzati in moltissimi atenei di tutta Europa. Nello specifico l’incontro di cui sembra parlare il padre aveva come focus ‘l’uguaglianza di genere e il diritto a non essere discriminati per il proprio orientamento sessuale’. Niente a che vedere dunque, con un incontro di plagio delle menti ancora in divenire.

Sulla pagina Facebook di Notizie ProVita, oltre ai commenti di chi ha la medesima forma mentis di questo padre, ci sono stati moltissimi utenti che hanno espresso la loro differente posizione, difendendo non soltanto le teorie gender, ma soprattutto il diritto di questa ragazza di esprimere liberamente la propria identità sessuale. Infine non è mancato l’utente sarcastico, capace di trattare ogni fatto di cronaca con sottile ironia: ‘Se l’ha persa, vada agli oggetti smarriti. Altrimenti sua figlia si è semplicemente sbarazzata di un ingombrante nemico edipico’, ha scritto Manlio.