Di Serena Vasta | 10 Marzo 2009
Quante volte ci è stato detto che la prima impressione è quella che conta? A me tantissime e anche se so che è vero e ciò è facile da capire anche basandomi su me stessa mi sono sempre chiesta come e perché il cervello reagisce in un determinato modo, finalmente ho trovato le risposte grazie ad una ricerca americana.
La ricerca è stata condotta da alcuni studiosi statunitensi dell’università di Harvard che sono riusciti ad individuare i “circuiti cerebrali” della prima impressione e cioè quelli che fanno si che una persona ci sembri simpatica, antipatica e che ovviamente influenza in modo significativo il modo in cui poi noi ci relazioniamo a quelle persone.
Quando ci troviamo di fronte ad uno sconosciuto, ci vengono mandati dei segnali a volte complessi, ambigui e spesso inconsci e questi fanno si che si abozzi la nostra reazione che poi è frutto anche del nostro vissuto, dei nostri gusti e che ci fanno capire se una persona ci piace o no, queste impressioni “a pelle” sono molto rapide nella nostra mente e soprattutto sono molto difficili da rivedere.
Gli scienziati hanno esaminato l’attività cerebrale di un gruppo di volontari i quali sono stati impegnati a farsi un’idea su 20 individui con profili diversi e ai quali è stato associato un volto tramite una fotografia. La risonanza magnetica ha registrato un’attività significativa prevalentemente in due zone del cervello, la prima area cerebrale coinvolta è l’amigdala che è coinvolta nelle valutazioni sociali basate sulla fiducia mentre l’altra area del cervello è la corteccia cingolata che è impegnata nelle decisioni economiche e nel valore che ognuno di noi da ad una ricompensa.
Queste aree si accendono quanto ci troviamo di fronte ad uno sconosciuto e ci fanno decretare che tipo di persona abbiamo di fronte e soprattutto se quella persona ci piace o no.
Foto da:
www.ilmiopsicologo.it
nuke.lungotevere.org
pnl-ipnosi.blogspot.com
Parole di Serena Vasta