Memoria: con la pioggia si ricorda di più

E' stato dimostrato scientificamente che la pioggia e il brutto tempo stimolano la tristezza e ci rendono più attenti e produttivi. Ma ci voleva davvero una ricerca o in fondo lo sappiamo benissimo?

Memoria: con la pioggia si ricorda di più

Non so da voi ma quì in Sicilia piove da quasi una settimana… e meno male che era arrivata la primavera! Cercando possibili soluzioni alla mia metereopatia ho scoperto che nelle giornate uggiose, piovigginose e in cui ci sentiamo inspiegabilmente tristi non solo ricordiamo di più ma abbiamo anche un rendimento maggiore!

Non ci volevano certamente gli scienziati a dirci che quando si è tristi si ricorda di più, basta pensare a tutte le volte che eravate un pò tristi e nella mente si sono accavallati tutti i pensieri più sconfortanti del vostro archivio storico della memoria, il pesciolino rosso che è finito nelle tubature, il compagno di classe che al liceo neanche vi guardava la mattina, l’amica che ti ha deluso e via con tutti i pensieri per autodemolirsi come solo noi stesse riusciamo a fare.
 

Comunque su Pour Femme su certe cose si deve essere serie e allora vi spiego scientificamente come gli scienziati sono arrivati a questa conclusione, in pratica hanno messo dieci oggetti in un negozio principalmente giocattoli come macchinine e pupazzetti, ed in più hanno messo musica triste e malinconica nei giorni di pioggia e musica allegra e solare nelle belle giornate. alla fine delle compere è stato chiesto ai clienti dove si trovavano gli oggetti ed è stato dimostrato che nei giorni di pioggia e di cattivo tempo le persone rhanno ricordato molto di più.
 

Joe Forgas, il professore a capo della ricerca ha dichiarato: “Sembra un contro ma un po’ di tristezza è una buona cosa. Infatti le persone hanno fallito il test nei giorni di sole, quando erano più propense a essere allegre e spensierate“. ancora una volte è stato confermato che la nostra mente è fortemente influenzata dall’umore e dallo stato d’animo.
 

Foto da:
www.serenavasta.it
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Parole di Serena Vasta