Matrimonio e adozione per i gay, la Francia dice sì a partire dal 2013

Anche la Francia dice sì al matrimonio e alle adozioni alle coppie di gay e lesbiche, a partire dal primo semestre del 2013. Lo ha annunciato al Parlamento il primo ministro.

Matrimonio e adozione per i gay, la Francia dice sì a partire dal 2013

Un altro tassello va a comporre il puzzle che disegna un mondo libero dalle discriminazioni per gay e lesbiche. Sì al matrimonio tra persone dello stesso sesso, e sì anche alle adozioni per le coppie gay, a partire dal 2013. Non in Italia, ahinoi, dove ancora siamo alquanto indietro a proposito di diritti civili, e tutela degli stessi, per le persone omosessuali, bensì molto vicino a noi, in Francia. Era una delle grandi promesse elettorali del neo presidente Franҫois Hollande, che a quanto pare il suo governo intende onorare al più presto. Le parole tanto attese sono state pronunciate dal primo ministro Jean Marc Ayrault, il quale, nel corso di un discorso programmatico davanti al Parlamento francese, ha detto: “Nel primo semestre 2013, il diritto al matrimonio e all’adozione sarà aperto a tutte le coppie, senza discriminazione“.

E ancora: “La nostra società e la mentalità sono cambiate”. Insomma, manca davvero pochissimo a che finalmente le unioni civili tra persone dello stesso sesso, e conseguenti possibili adozioni, diventino una realtà per tante coppie che fino ad oggi erano costrette in una condizione di serie B. Recenti studi hanno peraltro confermato che i bambini che crescono in famiglie con genitori dello stesso sesso, laddove, naturalmente, la cosa sia una realtà accettata dal resto della società, come accade in molti stati USA o i Paesi scandinavi, non subiscono nessun tipo di “trauma” dal fatto di non avere come punti di riferimento genitori tradizionali etero.

Al contrario, manifestano un equilibrio psico-fisico e un indice di felicità davvero confortanti. In ogni modo, quello che noi ci auguriamo è che finalmente questa rivendicazione tanto importante e tanto attesa trovi sponde sempre più ampie a livello politico anche in Italia, in modo tale che le unioni civili per gay e lesbiche non siano più baluardo di alcune frange parlamentari, ma diventino un obiettivo sentito come necessario da raggiungere per tutti. Utopia? Staremo a vedere.

Intanto, il resto del mondo va avanti, come ci testimonia la decisione presa del governo d’Oltralpe, che va semplicemente a confermare una richiesta proveniente dalla società francese stessa. Un recente sondaggio ha infatti rivelato che ben il 63% dei francesi si dichiara favorevole al matrimonio omosessuale, e il 56% alle adozioni per le coppie gay. Belle percentuali, che ci testimoniamo come davvero la società stia cambiando mentalità e aprendosi naturalmente a scenari fino a qualche decennio fa semplicemente improponibili.

Per questo ci sentiamo ottimisti anche per la nostra Italia. La Francia, con il suo sì alle nozze gay, si aggiunge a tanti altri Paesi che nel mondo avevano già reso possibile questa scelta di vita, tra cui alcuni “insospettabili”. Tanto per citarne alcuni: Olanda, Belgio, Portogallo, Svezia, Canada, Norvegia, Danimarca, Sudafrica, la cattolicissima Spagna e l’altrettanto cattolicissima Città del Messico, e negli USA alcuni Stati tra cui New York e Washington D.C. Manchiamo giusto noi… se non ora, quando?

Parole di Paola Perria