Massaggio linfodrenante, ottimo rimedio contro la cellulite

Il massaggio linfodrenante è uno dei rimedi più validi per combattere la cellulite, il suo funzionamento si basa su una tecnica manuale che favorisce l’eliminazione dei liquidi che si accumulano negli spazi intercellulari all'interno dei vasi sanguigni.

[npgallery id=”205″]Il massaggio linfodrenante è uno dei rimedi più validi per combattere la cellulite, il suo funzionamento si basa su una tecnica manuale che favorisce l’eliminazione dei liquidi che si accumulano negli spazi intercellulari all’interno dei vasi sanguigni.

Il massaggio linfodrenante stimola il sistema linfatico, distende i muscoli e aiuta a depurare l’organismo, ovviamente deve essere inteso come un aiuto a tutti gli altri alleati alla lotta contro la cellulite quali alimentazione bilanciata e povera di sale, attività fisica regolare, assunzione di almeno 2 litri di acqua al giorno e l’utilizzo di creme specifiche da applicare da sole.
 

In questo tipo di massaggi non si usano oli e creme, le mani devono aderire bene alla pelle per individuare e sospingere gli accumuli di liquidi. Vanno fatti più volte movimenti con le mani esercitando una pressione modesta in modo che i liquidi non vengano infiltrati ancora più in profondità dei vasi sanguigni.
 

Questo massaggio richiede una tecnica minuziosa e particolare per fare effetto davvero quindi vi consiglio di recarvi in un centro specializzato oppure di sfruttare qualche amica che studia questo tipo di terapie, se non sono fatti nel modo corretto si rischia di peggiorare la situazione aumentando il ristagno interstiziale e quindi di peggiorare la vostra cellulite.
 
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I benefici del linfodrenaggio manuale

linfodrenaggio manuale
Siamo effettivamente abituati a considerare il linfodrenaggio come una tecnica utile per contrastare la cellulite, anche grazie alla diffusione di alcuni macchinari, utilizzati con questo scopo che sfruttano i principi generali della tecnica. Ma il linfodrenaggio manuale offre numerosi altri benefici per la salute, sempre che questo sia portato a termine da un esperto professionista, spesso e volentieri fisioterapista.

Le indicazioni del linfodrenaggio sulla salute

Quali sono dunque le altre indicazioni? Il linfodrenaggio è utile per tutte le malattie ortopediche e traumatiche caratterizzate da edema (gonfiore): è il caso dello stiramento, di una distorsione o anche di uno strappo muscolare, senza considerare i casi di ustione, di colpo di frusta, cervicalgia, cisti linfatiche e le relative condizioni: smuovere delicatamente i liquidi aiuta a migliorare l’ossigenazione dei tessuti e quindi a favorire la guarigione e diminuire il dolore. Uno dei casi emblematici riguarda il linfoedema del braccio, frequente (60%) nelle donne che hanno subito una mastectomia totale per un tumore al seno.

Le controindicazioni del linfodrenaggio

Attenzione però che esistono anche delle controindicazioni che vanno valutate prima di iniziare questa terapia o tenute sotto controllo nel caso si proceda. Stiamo parlando di edema dovuto a grave insufficienza cardiaca, di tumori maligni, di stati febbrili, oppure se si è in presenza di tromboflebite o trombosi venosa profonda, infezioni batteriche di origine non ben chiarita, asma bronchiale, ipotonia, disturbi della tiroide. Il professionista fisioterapista saprà valutare correttamente l’anamnesi e decidere se è il caso di procedere con cautela oppure evitare il trattamento.

Come e quando nasce il linfodrenaggio?

Le origini del linfodrenaggio sono molto antiche ed orientali. In occidente la sua applicazione in medicina fu suggerita da un chirurgo austriaco (XIX° secolo) Alexander Winiwarter. Non ebbe un gran successo fino a quando non la tecnica non fu ripresa ed approfondita da Emil Vodder. E’ a lui che fa riferimento il linfodrenaggio manuale ancora oggi più praticato e che è stato affiancato per successo dal cosiddetto metodo Leduc: stessi principi, ma movimenti diversi. Il linfodrenaggio Vodder ad esempio è caratterizzato da movimenti “a cerchi fermi, a pompaggio, erogatori e rotatori” che si sviluppano secondo precisissimi protocolli. Il linfodrenaggio Leduc invece si basa su un numero inferiore di manovre, essenzialmente due: quella cosiddetta del “richiamo” e quella del riassorbimento”. Il bendaggio degli arti edematosi (con compressivo) è parte integrate di questo trattamento.

Foto: Italytravelexperience per Flickr
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