Maria Antonietta, il mito: una sua scarpina di seta battuta all'asta per 43 mila euro

La casa d'aste Osenat ha venduto questo e molti altri cimeli appartenuti alla più celebre regina di Francia ad altrettanti collezionisti, molto agguerriti

Maria Antonietta, il mito: una sua scarpina di seta battuta all’asta per 43 mila euro

Foto Getty Images | Kevin Winter

La casa d’aste francese Osenat ha battuto all’asta una scarpina in seta e e pelle di capretto appartenuta a Maria Antonietta, la regina consorte di Francia, nonché l’ultima, più celebre della storia.

La preziosa calzatura è in color ecrù e decorata con diversi nastri plissettati, è lunga circa 22,5 centimetri, corrispondente a un moderno 36, e riporta sul tacco, rivestito in pelle color grigio chiaro, l’iscrizione “Soulier de Marie-Antoinette donné à M. de Voisey“.

Dopo la morte di Maria Antonietta, la scarpetta passò nelle mani di Marie-Emilie Leschevin di Prèvoisin, un’amica della prima cameriera della regina, Madame Campan. Gli eredi l’hanno custodita gelosamente fino ad arrivare a noi.

Maria Antonietta, un’icona molto contemporanea

Da nemica del popolo, regina viziata golosa di dolci e disinteressata al popolo, a personaggio molto amato, quasi venerato: Maria Antonietta ancora oggi non smette di incuriosire e appassionare per la sua vicenda politica e personale, e per il suo gusto sfarzoso e impeccabile. Il suo essere icona l’hanno confermato il film cult di Sofia Coppola Marie Antoinette del 2006, i tanti libri a lei dedicati ma soprattutto i numeri collezionisti disposti a tutto pur di accaparrarsi i cimeli della regina, ormai sempre più rari.

La scarpetta partiva da una base d’asta di 10 mila euro ed è stata venduta per ben 43.750 euro. D’altronde l’oggetto è decisamente eccezionale, se non unico, nonché molto fragile.

Questa asta rientrava in un programma di vendita più ampio denominato La Royauté À Versailles, completamente dedicato alla corte francese pre-rivoluzione. Sono stati battuti oltre a lettere, manoscritti e ritratti, anche un baule in legno rivestito in pelle appartenuto sempre a Maria Antonietta, che recava la scritta “Garde Robe De La Dauphine“. Fu utilizzato dalla regina quando dovette “trasferirsi” nella prigione della Conciergerie, dove venivano incarcerati coloro che erano destinati alla ghigliottina, lei compresa.

Parole di Carlotta Tosoni