Marea nera nel Golfo del Messico: i rischi per la salute

La marea nera del golfo del messico ha provocato danni ambientali enormi, ma qual è l'impatto dal punto di vista sanitario? Sull'argomento si sono espressi diversi esponenti dei principali istituti sanitari americani.

Marea nera nel Golfo del Messico: i rischi per la salute

Le fotografie degli uccelli del Golfo del Messico soffocati dal catrame hanno fatto il giro del mondo. Pellicani bruni, gabbiani, aironi hanno patito le pene dell’inferno e oltre ai volatili sono a rischio anche decine di specie marine. Il disastro ambientale esiste ed è sotto gli occhi di tutti, tanto che mai nessuno si è permesso di negarlo, neanche i dirigenti della British Petroleum. Non è invece ancora chiaro quali siano i rischi dal punto di vista sanitario. Sull’argomento si sono espressi diversi esponenti degli istituti sanitari americani più importanti. I parerei sono discordanti.

L’Environmental Protection Agency sta tenendo la zona sotto stretta sorveglianza, per monitorare la qualità dell’aria, soprattutto nella regione costiera che è stata colpita dal disastro sin dal giorno in cui la piattaforma petrolifera Deepwater Horizon si è inabissata. Sebbene la situazione sia ancora sotto controllo, è stata registrata una crescita di inquinanti che possono causare mal di testa, nausea, bruciore agli occhi, rinite e mal di gola.

 
L’odore dell’aria che si respira sulla costa del golfo è molto simile a quello dei gas di scarico delle automobili. Un odore che secondo la dottoressa LuAnn White, a capo del Tulane University’s Center for Applied Environmental Public Health non presuppone necessariamente che ci sia un livello di inquinamento tale da mettere a rischio la salute degli abitanti e dei turisti. Di tutt’altro parere è il direttore del National Institute for Occupational Safety and Health, il dott. John Howard, che si è detto preoccupato perché diversi test hanno evidenziato la presenza di gas nocivi. I più pericolosi sono i vapori di benzene: una sostanza cancerogena, che fortunatamente è molto volatile e si disperde rapidamente.

 
Non corre alcun rischio, invece, chi consuma pesce pescato nel golfo del Messico, che viene puntualmente sottoposto a controlli serrati prima della vendita. Lo stesso presidente Obama, per dare il buon esempio, l’ha mangiato in più di un’occasione durante le visite nelle zone colpite dalla marea nera.

 
Foto da:
tg24.sky.it

Parole di Lucrezio.Bove