Di Carmela Giglio | 13 Maggio 2016
Probabilmente avete già sentito parlare di marble mirror dessert ovvero le creazioni della pasticcera russa che incantano il mondo. Olga Noskova sta rivoluzionando il mondo della pasticceria e dei dessert con le sue favolose torte a specchio. Avete capito proprio bene: quest’artista del dolce riesce a realizzare delle straordinarie torte che sembrano finte. Infatti questi dolci sono ricoperti da uno strato di glassa lavorato con precisione chirurgica, plasmandolo come fosse una lastra di marmo. La pasticcera russa ha pubblicato le foto delle sue creazioni sui social che subito hanno riscosso un enorme successo. Una goduria per gli occhi e anche per il palato.
Tutto il mondo sta impazzendo per le straordinarie torte di Olga Noskova. La pasticciera russa ha mostrato il suo talento sui social pubblicando le foto di torte molto chic, quasi impossibili da realizzare. I colori, i chiaro-scuri, le venature marmoree, la brillantezza o la lucentezza sono le parole chiave di questi dessert.
L’artista non ha ancora rivelato il segreto dietro queste torte perfette, tuttavia esistono numerosi scatti e video che la ritraggono all’opera. Molti esperti hanno cercato di capire come la pasticciera russa riesca ad ottenere questo effetto: probabilmente la lavorazione è a base di acqua, glucosio, gelatina, latte condensato, cioccolato e coloranti di vario tipo. Molti passaggi rimangono però oscuri; forse è giusto lasciare a queste opere d’arte il segreto della loro creazione. Spesso questi eleganti dessert sono arricchiti con sobrie composizioni di frutta o creazioni di zucchero adattando colori e sfumature.
Olga Noskova però ha sbalordito i suoi followers pubblicando anche delle vere e proprie fette di torta. In questo modo ha dimostrato che non sono opere finte, in marmo o vetro, e che è tutto commestibile. Non ci resta che recarci tutti in Russia, a Mosca, e ordinare una torta da Noskova per apprezzare con gli occhi e con il palato una delle forme d’arte più belle e saporite al mondo: la pasticceria.
Foto di Olga Noskova
Parole di Carmela Giglio