Di Daniela Guglielmi | 9 Agosto 2023

Mangiare piccante - pourfemme.it
Afrodisiaco e antiossidante; in molti credono che il peperoncino sia un vero portento per la nostra salute, ma è davvero così?
Chi ama il peperoncino penserà che questo sia un vero e proprio toccasana il nostro organismo, ignorando che, assunto oltre le quantità stabilite, può diventare una vera arma a doppio taglio. Questo non significa che quello che sappiamo fino ad oggi è tutto falso, ma i recenti studi hanno dato alla luce un’altra realtà, quella meno conosciuta.
Il peperoncino è presente in diverse gradazioni di piccantezza, misurabili tramite la scala Scoville, un metro di misura ci aiuta a capire quale gradazione è più adatta alle nostre ricette. Ciò che accomuna tutti i peperoncini è la capsaicina, una sostanza a cui sono attribuiti numerosi benefici come la riduzione del colesterolo cattivo, abbassando addirittura il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, questa sostanza è in grado di andare a ridurre il dolore causato da neuropatia, psoriasi e artrite. Il peperoncino è anche un ottimo alleato contro il cancro, e infine, è noto per le sue proprietà vasodilatatorie, i suoi effetti digestivi e muco cinetici (eliminare il muco) e pure per le sue proprietà afrodisiache. insomma, tutti questi benefici lo rendono un vero e proprio portento, ma il rischio di eccedere è alto, come le conseguenze che ne derivano.
Quando mangiare cibo piccante fa male per la nostra salute
Come sopra indicato, possiamo capire il motivo per cui il peperoncino è tanto amato, quanto utilizzato nelle nostre tavole. Oltre a questo, è molto noto anche per le sue proprietà irritanti; caratteristica che possiamo notare a livello superficiale, ma anche all’interno del nostro organismo. Venire a contatto con uno di questi, può provocare bruciore cutaneo, oculare, per finire con la gola e il naso. Ad un livello più profondo, il cibo piccante può far male agli organi interni, con conseguente irritazione alle vie urinarie e intestinali. Seppur vi siano dei limiti da seguire, non bisogna evitarlo totalmente, se non in casi particolari.

Peperoncino nella dieta – pourfemme.it
Chi soffre di reflusso gastroesofageo, gastrite e ulcera, dovrebbe abolire il peperoncino dalla propria dieta. In media è comunque consigliato non abusarne, e a lanciare l’allarme sono gli urologi stessi che hanno notato un aumento sproporzionato a causa del suo potere afrodisiaco: alcuni uomini lo utilizzano come “viagra naturale”. L’abuso del cibo piccante infatti, non solo stimola la prostata, ma rischia di irritarla con la conseguente prostatite e eventuale sviluppo di tumori alla ghiandola. Viste le sue innumerevoli proprietà, ma anche il danno per un eventuale abuso, sarebbe indicato consumare cibo piccante non più di due volte alla settimana, a stomaco pieno e soprattutto all’interno di alimenti che contengono frutta, verdura o latticini leggeri; questo per proteggere le mucose.
Parole di Daniela Guglielmi