Quando fare la mammografia: a che età, come e perché

La mammografia è uno degli esami più importanti per la salute delle donne di qualsiasi età e per poter diagnosticare precocemente il tumore al seno. In questo articolo capiamo quando farla, come e perchè.

Quando fare la mammografia: a che età, come e perché

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Quando fare la mammografia? A quale età, come e perché? Scopriamolo in questo articolo dedicato a uno degli esami chiave per la salute femminile, vera e propria arma contro il tumore al seno che consente prevenzione e diagnosi precoce di questo diffuso problema della mammella. Una diagnosi precoce è il modo migliore per salvaguardare la propria vita. Inoltre, in Italia, la mammografia di screening è gratuita.

Cos’è la mammografia e perché farla?

Nastro rosa contro cancro al seno
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Insieme all’ecografia, consigliata come tecnica diagnostica alle donne di età inferiore ai 40 anni, la mammografia è l’alleata numero uno contro il tumore al seno. Si tratta di un esame che, attraverso la radiografia alle mammelle, analizza le loro caratteristiche morfologiche permettendo, così, di rilevare ed evidenziare la presenza di lesioni mammarie in fase precoce, ma anche qualsiasi altra piccola alterazione altrimenti invisibile ad occhio nudo.

La mammografia di screening è utile per tutte quelle donne che non presentano alcun segno né sintomo di tumore al seno. L’obiettivo principale è poter diagnosticare precocemente il tumore attraverso un esame, perchè ancora troppo piccolo per essere notato o percepito alla sola palpazione. Più la diagnosi del tumore al seno è tempestiva, maggior probabilità di successo avrà la terapia.

Indispensabile quando si hanno dei sintomi a carico del seno, oppure quando nella mammografia precedente sono state riscontrate delle anomalie. In questo caso, l’interpretazione della radiografia sarà minuziosa e attenta, proprio perchè il controllo è maggiormente mirato a un punto specifico del seno, laddove è stata riscontrata l’alterazione.

Quando farla?

La mammografia è un esame che dev’essere effettuato, indicativamente, dopo i 40 anni. Tuttavia, non è l’età a fare la differenza nell’analisi quanto la morfologia e la struttura del seno: la mammografia, infatti, può garantire risultati soddisfacenti solo dopo una certa età, ovvero in una certa fase della vita di una donna, quando la componente ghiandolare del seno, prima predominante, perde volume a favore del tessuto adiposo.
Il Ministero della Salute raccomanda lo screening mammografico ogni 2 anni tutte le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.

Chiarito il “quando” dal punto di vista anagrafico, non resta che chiarirlo da un altro punto di vista, quello ovulatorio e ormonale. Infatti, i medici consigliano di effettuare la mammografia tra il quinto e il 12° giorno dall’inizio delle mestruazioni, per evitare che l’esame coincida con il periodo di ovulazione, quando, cioè, la mammella in tensione potrebbe alterarne l’efficacia.

Come si fa?

La mammografia è l’esame radiografico del seno, effettuato attraverso una bassa dose di raggi X. Durante l’esame si posiziona la mammella, cosparsa di uno specifico gel, su un apposito sostegno e la stessa viene leggermente compressa tra due piastre rivestite, per facilitare la rilevazione diagnostica. La radiografia viene effettuata in pochi secondi, sia dall’alto che lateralmente, grazie all’emissione di raggi ultrasuoni per nulla dannosi per la salute, tanto da potersi sottoporre anche durante la gravidanza.

In pochi minuti, si esamina con cura la morfologia della mammella per mettere in luce eventuali anomalie e noduli. Poi, per verificare con precisione l’origine e il tipo di problema riscontrato, sono necessari ulteriori esami come l’ecografia, la risonanza magnetica o il prelievo di una piccola parte di tessuto del seno, utile per effettuare l’esame istologico.

Controindicazioni e limiti

Per sottoporsi alla mammografia non sono necessarie particolari indicazioni ed è possibile escludere qualsiasi tipo di rischio o controindicazione. Inoltre, nonostante la compressione del seno, la mammografia non è dolorosa.

Non tutti i tipi di tumori possono essere evidenziati con la stessa facilità di altri e a volte possono essere riscontrate anomalie poi ritenute falsi allarmi. Questo problema riguarda principalmente le donne che si apprestano ad entrare in menopausa: il tessuto che costituisce il seno, in questo preciso periodo, è denso e quindi più difficile da esaminare anche attraverso la mammografia. Con l’invecchiamento, però, il seno cambia e i possibili segnali sono più semplici da individuare.

Parole di Giovanna Tedde