Depressione post partum: sintomi e prevenzione

La depressione post-partum è un disturbo molto più diffuso di quanto si pensi: colpisce il 13% delle neomamme. Scopriamone insieme di cosa si tratta e come difendersi.

Depressione post partum: sintomi e prevenzione

Sapevate che l’80% delle donne entrano in depressione subito dopo il parto? E’ la cosiddetta depressione “Baby Blues”: causata dagli squilibri ormonali tipici del dopo parto, normalmente scompare dopo pochi giorni. Il 13% delle neomamme, però, ha a che fare con forme di depressione persistenti, che insorgono nei tre mesi antecedenti al parto. Solo in questi casi si può parlare di vera e propria depressione post-partum. Ma di cosa si tratta nello specifico?

Il dott. Mariano Bassi, a capo della Psichiatria 2 dell’Ospedale Niguarda di Milano spiega che la depressione post-partum “si manifesta con pianti frequenti, modificazioni dell’appetito o del sonno, stati di ansia/preoccupazione immotivati e perdita di interesse per le attività che abitualmente danno piacere, inclusa la cura del piccolo. Nei casi più gravi il senso di inadeguatezza nei confronti del bambino può portare a ricorrenti pensieri di morte e/o suicidio”. Sintomi gravi, che non vanno mai sottovalutati.

 
Come difendersi? Per combattere la depressione post-partum bisogna giocare d’anticipo. La prevenzione è indubbiamente la “cura” più efficace. Sta allo specialista che segue la donna in gravidanza identificare e riconoscere i fattori di rischio, per intervenire prima del tempo. In tal senso, da qualche mese al Niguarda di Milano è partito un progetto che prevede la collaborazione dei reparti di Ostetricia e Psichiatria: lo psicologo ha assunto finalmente un ruolo importante, di supporto nel percorso delle donne in dolce attesa. Ginecologi, ostetriche e infermieri sono stati anch’essi formati per identificare eventuali campanelli d’allarme nei comportamenti delle donne, così da poter avvisare lo psicologo in tempo. Speriamo che l’iniziativa del Niguarda serva da esempio a tutti gli ospedali italiani.

Parole di Lucrezio.Bove