Mamma di un bimbo disabile costretta a portarlo su e giù per le scale: dal Comune nessun aiuto

Una storia di barriere e indifferenza che ha acceso i riflettori sulle barriere architettoniche che sono costante ostacolo in molte città

Mamma di un bimbo disabile costretta a portarlo su e giù per le scale: dal Comune nessun aiuto

Foto: Pixabay

Quella di Reece è una storia di sofferenze, difficoltà e barriere che colpisce e affonda il cuore. È un bambino disabile di 7 anni e ogni giorno affronta ostacoli persino per entrare a casa. Il Comune ha negato gli aiuti necessari a renderla accessibile per chi non può camminare come lui.

Reece Rogerson: storia di barriere e indifferenza

Reece Rogerson vive con la sua famiglia in una città del North Lanarkshire, un’area amministrativa scozzese.

Ha 7 anni ed è affetto da una disabilità che gli impedisce di camminare. Per arrivare al suo appartamento, la mamma è costretta a portarlo sulle scale senza alcun sostegno.

Il Comune, infatti, avrebbe negato gli interventi utili a rendere l’edificio accessibile ai portatori di handicap come lui.

A documentare il calvario dei Rogerson è stata la sorella maggiore del bimbo, che ha 15 anni e ha fatto un video sulle peripezie che quotidianamente impegnano la mamma in un grande sacrificio.

Sono due le rampe di scale che separano l’ingresso dello stabile da quello dell’abitazione. Per il piccolo Reece non c’è ancora una risposta da parte delle istituzioni.

Affetto da paralisi cerebrale, vive sotto assistenza h24. Il video di quanto accade ogni giorno ai Rogerson è stato pubblicato anche su Facebook, per cercare un canale di sensibilizzazione più celere.

Il consiglio d’amministrazione locale avrebbe promesso una ristrutturazione dell’immobile (in cui è compreso l’appartamento affittato ai Rogerson) mai avvenuta.

L’unica soluzione è che il consiglio paghi i lavori o che ci trovi una casa adatta“, ha detto la madre di Reece.

Parole di Giovanna Tedde