Mal di schiena: cosa fare in caso di colpo della strega

Il colpo della strega è una delle forme più diffuse di mal di schiena. Si manifesta come dolore acuto localizzato nella zona lombare. Le cure sono riposo per 3 giorni e analgesici.

Mal di schiena: cosa fare in caso di colpo della strega

Mal di schiena colpo della strega
Il più classico dei mal di schiena, quel “colpo della strega” popolarmente tirato in ballo come sintomo di invecchiamento, al pari dell’”orecchio pesante” o degli occhi che a guardare da vicino fanno “cilecca”. Ci viene sempre un po’ la risarella, quando veniamo a sapere che qualcuno che conosciamo, magari abbastanza giovane, viene colpito da questo doloroso disturbo, e ci viene da prenderlo in giro bonariamente, ben sapendo che può sempre capitare anche a noi… Ma in pratica, cos’è e come si cura il temibile colpo della strega?

E’ una lombalgia acuta, un dolore improvviso e molto forte che si manifesta nella zona inferiore della schiena, determinata, nella maggior parte dei casi, da una contrattura muscolare causata, a sua volta, da un movimento scorretto o improvviso. Non è grave, ma va trattata nel modo giusto. Innanzi tutto, la prima cosa da fare appena “colpiti dalla strega”, è quello di rimanere nella stessa posizione, senza provare a forzare e a raddrizzarsi, perché questo potrebbe provocare delle lesioni.
 
Quindi se si era curvi… si rimane curvi. A questo punto, è necessario raggiungere un letto e stare a riposo assoluto per almeno 48 ore, il che significa, senza cambiare posizione e senza alzarsi. In questo modo, lentamente i muscoli potranno riprendere la normale funzionalità. Di solito questa forma di lombalgia guarisce spontaneamente nel giro di tre giorni, quindi non c’è molto da fare se non riposare.
 
Per lenire il dolore, che durante la prima fase è molto acuto, si può assumere del normale paracetamolo. Trascorse le 48 ore di immobilità forzata, ci si potrà muovere di nuovo, usando, però, molta attenzione e prudenza. Meglio effettuare movimenti lenti ed evitare qualunque forzatura, finché non ci si ristabilisce completamente.
 
Qualche volta, il colpo della strega si verifica un po’ troppo spesso, oppure ci mette tanto per guarire. Se così dovesse essere, significa che la lombalgia è spia di qualcos’altro di più serio, come un’ernia del disco, una discopatia da esaminare meglio. E comunque, se vi capita il colpo della strega, non vi preoccupate troppo… succede a tutti, o quasi, prima o poi…

Scoperta la molecola responsabile del mal di schiena

mal di schiena e genetica
Sembra essere stata scovata la vera colpa del mal di schiena, quella più nascosta, genetica, molecolare. Secondo alcuni ricercatori italiani dell’università Cattolica-Policlinico A. Gemelli di Roma infatti le malattie legate al deterioramento della colonna vertebrale (come il colpo della strega o la cervicalgia ad esempio) sarebbero determinate da una proteina chiamata NF-kB. Gli scienziati sono riusciti a comprendere e dimostrare come un’iperattività di questa molecola agisca negativamente sui dischi intervertebrali, ovvero quei “cuscinetti” fisiologici, necessari ad attutire l’attrito tra le vertebre durante i movimenti.

Questi si deteriorano e provocano il dolore acuto. E’ un fenomeno frequente con gli anni che avanzano, ed è dunque per questo che gli anziani sono soggetti a più dolori alla schiena. Ma attenzione, perché il deterioramento nelle persone sedentarie, proprio a causa dell’azione della molecola NF-KB può iniziare anche a 30 anni. Diventa allora fondamentale individuare un farmaco che inibisca l’attività intensa della suddetta. Chissà quando? Presto, perché i ricercatori della Cattolica hanno già messo a punto la sostanza in questione, testandola su dei topini di laboratorio.

Ha spiegato Aurelio Nasto, ricercatore presso il Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia dell’Università Cattolica (tra gli autori dello studio insieme al professor Enrico Pola, docente al Policlinico universitario): “farmaci che spengano o disattivino anche solo parzialmente questa molecola potrebbero essere utilizzati per prevenire la degenerazione dei dischi intervertebrali nei nostri pazienti. In particolare abbiamo sintetizzato una sostanza in grado di farlo. Nel nostro studio infatti abbiamo sviluppato un farmaco specifico, chiamato peptide NBD, in grado di inibire specificamente l’attivazione di NF-kB. Questo stesso peptide è stato già utilizzato con successo da un altro gruppo di ricerca USA a Pittsburgh per rallentare lo sviluppo della distrofia muscolare in un modello animale”.

La molecola scoperta quale causa del mal di schiena da invecchiamento della colonna vertebrale infatti è coinvolta anche in questa patologia e dal prossimo anno sarà già possibile sperimentare il nuovo farmaco, con un trial clinico direttamente su pazienti colpiti dalla distrofia. Nel frattempo per prevenire i dolori alla schiena è buona norma lavorare sulla corretta postura ed imparare a svolgere alcuni semplici esercizi.

Foto: Fedewild