Madre fa arrestare figlio latitante: “Ti ho tradito per salvarti la vita”

Il gesto della donna è spiegato nella lettera che ha scritto al figlio: ‘Un giorno ammetterai che in cuor tuo era ciò che volevi anche tu: porre fine a questo supplizio’. La madre ha avvertito i carabinieri che il 24enne si sarebbe trovato all’ospedale di Terlizzi per accompagnare la fidanzata incinta. E’ così che hanno potuto arrestare il latitante.

Madre fa arrestare figlio latitante: “Ti ho tradito per salvarti la vita”

La madre di un 24enne ha deciso di fare una soffiata ai carabinieri e far così arrestare il figlio latitante. Il giovane, di Corato (Bari), era ricercato da tre mesi dopo che era fuggito dagli arresti domiciliari. E’ stata la visita in ospedale della sua ragazza incinta a farlo uscire allo scoperto. Il gesto della madre è spiegato nella lettera indirizzata al ragazzo: “Ti ho tradito per salvarti la vita”.

Madre fa soffiata ai carabinieri e fa arrestare il figlio a Bari

Il 24enne avrebbe dovuto scontare gli arresti domiciliari per spaccio di droga e aveva anche qualche altro problema con la giustizia, riguardante l’evasione fiscale, la rapina e il furto. Era fuggito da casa diventando latitante, ma gli è stato fatale accompagnare la fidanzata incinta all’ospedale. La mattina del 31 ottobre infatti in compagnia della donna si è recato presso l’ospedale di Terlizzi (Bari) per una visita ginecologica, ma ad attenderlo ha trovato le forze dell’ordine. A comunicare che il giovane sarebbe stato lì, è stata la madre del ragazzo, una 47enne separata. E’ così che il 24enne è finito nel carcere di Trani, dove ora è recluso. La donna ha scelto la stampa per spiegare le ragioni del suo gesto, ”necessario e inevitabile”.

La lettera della madre al figlio recluso: ‘Era ciò che volevi anche tu’

La madre ha deciso di scrivere una lettere al figlio e consegnarla alle pagine web di Coratolive.it, per spiegare il suo gesto.
“Carissimo figlio mio, l’altra mattina ho fatto qualcosa che una madre non vorrebbe e non dovrebbe mai fare: ho tradito la cieca fiducia che riponevi in me consegnandoti nelle mani di qualcuno che di te non sa nulla, se non il tuo nome e le tue ‘bravate'” così inizia.
Dalla lettera si intende che la madre voleva, in questo modo, evitare di far fare una brutta fine al figlio, che aveva “conti in sospeso” con varie persone. Ricorda infatti “il terrore di quando sul display del cellulare compariva un numero sconosciuto che potesse annunciare una disgrazia, un fatale incidente, un tragico epilogo della tua vicenda. Temevo che se ti avessero trovato, anche solo un tuo innocente movimento, una innocua mossa falsa avrebbe potuto scatenare una loro reazione tragica e sproporzionata”.
Nella lettera si legge anche un altro importante motivo che l’ha spinta a far arrestare il figlio, un episodio che l’ha toccata da vicino e nella quale si è identificata: quello di un’amica alla quale è morto un figlio, una mamma che piangeva la sua creatura che non c’era più. Ricordando l’episodio scrive: “Quando mi avvicinai per le condoglianze, mi sussurrò: ‘Daniela, avrei preferito andare in carcere a fargli visita per tutta la vita. Almeno avrei potuto vederlo, abbracciarlo e parlargli ancora”.
Per questo la donna si augura con tutto il cuore che il 24enne capisca che è stata una scelta fatta per amore, per tentare di tirarlo fuori da quel mondo balordo. “Odiami ragazzo mio, odiami finché vorrai. Io, al contrario, continuerò ad amarti con la stessa intensità di sempre e anche di più. Un giorno ammetterai che in cuor tuo era ciò che volevi anche tu: porre fine a questo supplizio. Forse mi vorrai incontrare e io avrò la conferma di essere una madre fortunata, perché potrò ancora vederti, abbracciarti e parlarti” conclude la mamma.

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Parole di Lavinia Sarchi