Lifting al viso: indicazioni ed intervento chirurgico

Il lifting è uno degli interventi di chirurgia plastica estetica più richiesti e serve a rimuovere i segni evidenti dell'invecchiamento sul volto e sul collo. Come sempre in questi casi è utile comprendere a fondo di cosa si tratta, di come si svolge e soprattutto quali le possibili complicanze.

Lifting al viso: indicazioni ed intervento chirurgico

Cosa è il lifting del viso? Continuiamo a sentirne parlare senza sapere bene di cosa si tratta e per chi è indicato. Con questo termine è nota la pratica di chirurgia plastica estetica necessaria per contrastare i segni dell’invecchiamento che si sviluppano su viso e collo, ovvero le parti più esposte ad un confronto quotidiano con il nostro prossimo, ma soprattutto con lo specchio. In particolare il lifting mira a “stirare” le rughe della fronte, intorno al naso e alla bocca, ma anche del contorno occhi. con l’età però arrivano soprattutto i cedimenti della pelle, la perdita di tono muscolare che fa cadere guance, mascella e mento verso il basso. Lo stesso accade alla pelle del collo, a volte anche in maniera più evidente che nel viso. Il lifting dunque serve a risolvere queste problematiche, “tirando” letteralmente la cute e risollevando i tessuti. Può essere totale o mirato solo ad alcuni punti. Per l’area del contorno occhi ad esempio si può procedere anche solo con la blefaroplastica. Certo è che seppur di routine è pur sempre un intervento chirurgico importante. Ecco cosa c’è da sapere al riguardo.

Il lifting al viso è per tutti?

Benché si tratti di un intervento di chirurgia plastica tra i più richiesti, il lifting del viso non è per tutte le donne (o uomini). Prima di tutto perché necessita di un’anestesia: dunque chi ha problemi nel sottoporsi a questa, deve evitare il lifting. Può provocare sanguinamento (come tutte le operazioni chirurgiche) quindi se si hanno deficit di coagulazione del sangue o altre patologie associate, la chirurgia plastica andrebbe evitata. In pratica il lifting è adatto a chi è in buone condizioni di salute generale: la sala operatoria comporta sempre dei rischi che vanno bilanciati con i benefici. Non è consigliabile sottoporre al lifting neppure le donne molto giovani o comunque prima dei 60 anni (anche se dipende dai singoli casi): esistono di sicuro possibilità di ringiovanimento del volto meno invasive, come lo smart lifting ad esempio.

Lifting al viso: l’intervento chirurgico

Esistono varie tecniche operatorie anche per il lifting al viso. Nel lifting tradizionale, il chirurgo solitamente incide la pelle, poi vengono “scollati” (separati) i tessuti muscolari che si trovano in profondità, dalla cute stessa. Vengono rimodellati e a quel punto si ha il cosiddetto “tiraggio” della pelle, il tessuto in eccesso viene rimosso e tutto si richiude con suture o punti metallici, ovviamente non visibili. Le tecniche e le metodiche dipendono dai singoli casi e soprattutto dalla esperienza e dal giudizio del chirurgo. Il tutto dura dalle 4 alle 6 ore e si conclude con una fasciatura (bendaggio compressivo) atto a proteggere l’area operata e a prevenire ematomi.

Lifting al viso, ci sono complicanze?

Come ogni intervento chirurgico, anche il lifting del viso può avere delle complicanze. Tra queste di sicuro un successivo sanguinamento, un’emorragia (che può addirittura costringere il paziente a tornare sul tavolo operatorio); meno comuni, ma sicuramente gravi i danni al volto come la lesione di un nervo facciale, le infezioni o la necrosi di un’area trattata. Il rischio operatorio, che può comportare una controindicazione ulteriore, aumenta nei fumatori, in caso di persone affette da ipertensione e/o diabete. Prestate attenzione amiche, rivolgetevi sempre ad un chirurgo plastico qualificato.

Foto: TN Plastic Surgery per Flickr