Lettera d'amore di Napoleone a Giuseppina Beauharnais

Questa lettera d'amore è dimostra quanto fosse grande il sentimento di Napoleone nei confronti della moglie infedele, Giuseppina. La loro fu una relazione tormentata.

Lettera d’amore di Napoleone a Giuseppina Beauharnais

La lettera d’amore di Napoleone è davvero la reazione di un uomo innamorato. Al momento di questo scritto, Giuseppina e Bonaparte sono sposati da 3 anni, ma le nozze non sono felici come cercano di far credere. I primi tempi, infatti, la donna non fu fedele al marito e la famiglia di lui fece di tutto per ostacolare l’unione e impedirle di diventare (nel 1804) Imperatrice. Insomma, la storia d’amore tra questi due personaggi storici non fu mitica come scrissero molti studiosi, ma anzi visse momenti davvero controversi.

Leggete con attenzione le parole di Napoleone. Nonostante i toni duri iniziali e la gelosia per la moglie che concede le sue grazie a un amante, l’Imperatore è sicuramente un uomo passionale, romantico e pieno d’amore.
 
Primavera 1797
 
Non ti amo più; al contrario, ti detesto. Sei una disgraziata, realmente perversa, realmente stupida, una vera e propria Cenerentola. Non mi scrivi mai, non ami tuo marito; tu sai il piacere che le tue lettere gli procurano eppure non riesci nemmeno a buttar giù in un attimo una mezza dozzina di righe.
Che cosa fate tutto il giorno, Signora? Che tipo di affari così vitali vi privano del tempo per scrivere al vostro fedele amante? Quale pensiero può essere così invadente da mettere da parte l’amore, l’amore tenero e costante che gli avevate promesso? Chi può essere questo meraviglioso nuovo amante che vi porta via ogni momento, decide della vostra giornata e vi impedisce di dedicare la vostra attenzione a vostro marito? Attenta Giuseppina; una bella notte le porte saranno distrutte e là io sarò.
In verità, amor mio, sono preoccupato di non avere tue notizie, scrivimi immediatamente una lettera di quattro pagine con quelle deliziose parole che riempiono il mio cuore di emozione e di gioia. 
Spero di tenerti tra le braccia quanto prima, quando spargerò su di te milioni di baci, brucianti come il sole dell’equatore.
 
Bonaparte