Leonardo Pieraccioni sull'educazione dei figli, il post scottante

Fare i genitori è il mestiere più complicato del mondo: il comico Leonardo Pieraccioni lo sa bene, ed è per questo che negli scorsi giorni ha pubblicato sul suo profilo Facebook un post che ha suscitato grande scalpore. Si parla della maleducazione dei figli, e dell’esigenza del ritorno ai vecchi ‘calci in culo’. Senza dimenticare una frecciatina all’ipertecnologizzazione dei nostri pargoli.

Leonardo Pieraccioni sull’educazione dei figli, il post scottante

Leonardo Pieraccioni sull’educazione dei figli, il post scottante su Facebook sta facendo discutere proprio sulla maleducazione imperante dei ragazzini di oggi, e della necessità di tornare alle vecchie maniere per imporre un po’ di sana disciplina. Il comico toscano Leonardo Pieraccioni si sfoga sul suo profilo social, nella speranza di dare voce a molti altri genitori che, come lui, temono di vedersi sfuggire di mano l’educazione dei loro bambini.

Leonardo Pieraccioni: “Torniamo ai calci in culo”

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Negli scorsi giorni Leonardo Pieraccioni ha pubblicato un accorato appello a tutti i genitori. Il suo profilo Facebook è stato immediatamente sommerso di visite, e il post ha ricevuto oltre 36mila like e quasi 11.500 condivisioni. Perché si parla di un argomento scottante, l’educazione moderna dei figli.

“Signori! Siamo passati da “mio padre mi fulminava con uno sguardo” a “mio padre se dice di no lo fulmino”. I nostri amatissimi pargoli sin dalla tenera età stanno prendendo dito, mano, braccio e cosce” – così esordisce il comico toscano.

“Sono i cosiddetti scatenatissimi “nativi digitali” ma mi sa che son pure “nativi” più stronzi di un tempo! Imparano velocissimi il nostro limite di sopportazione e sanno che “alla quinta volta di fila che glielo chiedo piagnucolando” noi cediamo”.

E per meglio far comprendere il suo punto di vista, ricorre ad un paio di esempi personali: “Maleducati per la nostra mancanza di fiato. “Babbo – mi ha chiesto seria la mia – ma se io da oggi faccio tutto quello che mi dici, tu mi potresti pagare?”. La risposta doveva essere un tenero calcio nel culo alla Chinaglia e invece mi è pure scappato da ridere”.

“Due giorni dopo si è lamentata perché reo di averla portata nel “solito ristorante” due volte nella stessa settimana! Altra pedata nel culo mancata. Il risultato potrebbe essere che il passaggio da “simpatica bambina birichina” a “impertinente ragazzetta stronzetta” sia già scritto”.

“Colleghi genitori, uniamoci! Se le nostre amorose e moderne spiegazioni sul vivere corretto sono accolte da pernacchie e risatine, risdoganiamo il vecchio e caro “calcio nel culo” dei nostri nonni; non ha mai fatto male a nessuno, anzi!”.

“Ritorniamo, in qualsiasi modo, a quei bambini educati e felici di ricevere un balocco e non a questi che ne chiedono uno al giorno per poi scordarselo nel punto esatto di dove lo hanno scartato. E soprattutto leviamoli davanti quel cazzo di Ipad che è solo un moderno “tavor elettronico” che mettiamo loro in mano per quando gli esauriti siamo noi”.

Uniamoci, facciamolo per loro. La mia non sta a tavola più delle sue cinque penne al pomodoro. Credetemi, gliel’ho detto in tutti i modi possibili che si rimane seduti finché tutti non hanno finito. La sua risposta è stata sempre alzarsi e andare a giocare”.

“Non ci arriva a parole perché è nella natura ribelle di tutti i bambini fare così? Benissimo: userò il bonus di una terapeutica pedata nel culo, di quel tempo che fu. Un paio a semestre riorganizzeranno sicuramente quei ruoli persi in questo lascivo vivere moderno”.

Leonardo Pieraccioni e la figlia Martina

In un’epoca in cui si stigmatizzano sempre più le punizioni corporali sui propri figli, Leonardo Pieraccioni rema controcorrente. Solo una provocazione, o sarà proprio lui a dare l’esempio di questo ritorno all’educazione vecchia maniera, con la sua piccola Martina?

Il comico toscano, come si evince dal post, ha una figlia di quasi 7 anni, nata dal suo rapporto con la collega (e ormai ex fidanzata) Laura Torrisi. Ma non è certo il mero bisogno di punire i bambini con il “calcio in culo”, ciò su cui vuole puntare l’attenzione Pieraccioni.

Bensì l’importanza di tenere testa ai nostri figli, di riuscire ad impartire una corretta educazione senza lasciarci sopraffare da loro. E non importa quanto questo possa essere difficile, bisogna tener duro proprio per il loro bene – e per quello della società.

Infine, impossibile non condividere la perplessità di Leonardo sull’abuso di apparecchiature elettroniche, che se da un lato sono necessarie ai nostri figli per spianare la strada verso il loro futuro, dall’altro non possono – e non devono – impedire loro di ragionare lucidamente e in maniera critica.
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Parole di Giulia Sbaffi