Leonard Cohen: le canzoni e le frasi che l'hanno reso immortale

Era il poeta delle canzoni, il canadese Leonard Cohen che si è spento all’età di 82 anni lasciandoci in campo musicale e letterario una grande eredità. Vediamo le canzoni e le frasi che hanno reso immortale Mister "Hallelujah", cantautore, poeta, romanziere, uno degli artisti più influenti del nostro tempo. Negli anni Sessanta e Settanta con Dylan, Paul Simon e Joni Mitchell ha avuto un ruolo determinante nella musica d'autore. Dall'amore fino alla politica, dal sesso alla religione, nelle sue canzoni e nei suoi racconti Cohen ha esplorato ogni aspetto della vita.

Leonard Cohen: le canzoni e le frasi che l’hanno reso immortale

Era il poeta delle canzoni, il canadese Leonard Cohen che si è spento all’età di 82 anni lasciandoci in campo musicale e letterario una grande eredità. Vediamo le canzoni e le frasi che hanno reso immortale Mister “Hallelujah”, cantautore, poeta, romanziere, uno degli artisti più influenti del nostro tempo. Negli anni Sessanta e Settanta con Dylan, Paul Simon e Joni Mitchell ha avuto un ruolo determinante nella musica d’autore: “Con la sua voce baritonale cantava di amore e odio, estasi e depressione” così lo ricorda la rivista Rolling Stone.
Dall’amore fino alla politica, dal sesso alla religione, nelle sue canzoni e nei suoi racconti Cohen ha esplorato ogni aspetto della vita.
Si avvicina alla poesia con la figura di Federico Garcia Lorca. Dopo la laurea alla McGill University, si era trasferito nell’isola greca di Hydra e là aveva pubblicato le sue prime raccolte di poesie: Flowers for Hitler nel 1964 e i racconti The Favourite Game nel 1963 e Beautiful Losers nel 1966. Non ebbero il successo sperato e fu così che lo stesso anno andò a New York dove ebbe la fortuna di conoscere la cantante folk Judy Collins, che gli diede l’opportunità di inserire due canzoni nel suo album. Tra queste il celeberrimo successo di Cohen Suzanne.

Suzanne

La canzone senza dubbio più famosa di Leonard Cohen. Il testo della canzone fu inizialmente pubblicato come poesia. Suzanne era Suzanne Verdal, balleriana, che Cohen conobbe a Montreal. Alcuni hanno ipotizzato una storia d’amore tra i due, sempre negata da lui. Anni dopo, per coincidenza, Cohen ebbe due figli da un’altra Suzanne, che non c’entra con la canzone. L’hanno cantata in tantissimi, tra cui Fabrizio De André e Peter Gabriel.

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One of us cannot be wrong

“One of us cannot be wrong” è l’ultima canzone del primo bellissimo LP di Leonard Cohen, una serie di aneddoti reali e surreali intorno alla storia di una relazione faticosa. Da questa canzone è facile capire l’influenza che ha avuto sul grande De Gregori.

First we take Manhattan

La canzone più famosa del tardo Cohen, con un arrangiamento elettronico. Troviamo la minaccia “prima prendiamo Manhattan, e poi passiamo a Berlino”. E’ una riflessione sul fascino delle posizioni estremiste e drastiche. Canzone apprezzata dal pubblico e dall’artista scozzese Jack Vettriano.

The future

The future è il nono album che comprende sei pezzi e Cohen l’ha inciso prima di ritirarsi in un monastero zen buddista per cinque anni nel 1994. Il futuro è un racconto apocalittico: cori a metà tra il gospel e i Pink Floyd di The wall, non fanno presagire un domani sereno, ma terribile e criminale. Fu usata nel cinema come colonna sonora di Natural born killers ( Assassini nati).

Le frasi di Leonard Cohen

Amava definirsi un “poeta minore” ma per tutti noi non è affatto così. Ecco di seguito alcune delle frasi che l’hanno reso immortale.

La poesia è la prova della vita. Se la tua vita arde, la poesia è la cenere.

C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce.

Ho imparato, scrivendo canzoni, che più si è intimisti più si parla di temi universali. I sentimenti di una persona diventano quelli di tutti.

La bellissima poesia sul vero amore:

Il vero amore non lascia tracce
Come la bruma non lascia sfregi
Sul verde cupo della collina
Così il mio corpo non lascia sfregi
Su di te e non lo farà mai
Oltre le finestre nel buio
I bambini vengono, i bambini vanno
Come frecce senza bersaglio
Come manette fatte di neve
Il vero amore non lascia tracce
Se tu e io siamo una cosa sola
Si perde nei nostri abbracci
Come stelle contro il sole
Come una foglia cadente può restare
Un momento nell’aria
Così come la tua testa sul mio petto
Così la mia mano sui tuoi capelli
E molte notti resistono
Senza una luna, senza una stella
Così resisteremo noi
Quando uno dei due sarà via, lontano
.

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Parole di Lavinia Sarchi