Leda Bertè, dubbi sul suicidio della sorella Mia Martini: 'È un mistero, aveva lividi sul corpo'

I dubbi della sorella maggiore dell'artista deceduta il 12 maggio 1995 suonano come prepotenti ombre. Archiviata come suicidio, a suo dire quella morte avrebbe una cornice ben diversa e decisamente inquietante.

Leda Bertè, dubbi sul suicidio della sorella Mia Martini: ‘È un mistero, aveva lividi sul corpo’

Foto: Ansa

Leda Bertè, sorella di Mia Martini, avanza dubbi sul suicidio dell’artista (datato 12 maggio 1995). Le sue parole ai microfoni del settimanale Spy sono piuttosto suggestive e rimandano a uno scenario diverso da quello cristallizzato all’epoca. Si parla di presunti lividi sul corpo della cantante, ma non solo.

Leda Bertè: i dubbi intorno alla morte di Mimì

Spy ha raccolto la lettura di quel 12 maggio 1995 nel racconto di Leda Bertè, sorella maggiore di Mia Martini e Loredana Bertè. Il suicidio di Mimì non sarebbe altro che un giallo in piena regola, un cold case congelato erroneamente come gesto estremo di natura volontaria.

È stata una morte avvolta nel mistero, ci sono troppi punti oscuri, anche se sono passati tanti anni credo sia giusto riparlarne“. È così che Leda apre a uno scenario diverso (e molto più inquietante) rispetto a quanto cristallizzato a margine del caso Martini.

23 anni ormai passati e un fil rouge di sospetti che non avrebbero mai abbandonato la sorella: “Io e Loredana abbiamo visto sul cadavere di nostra sorella dei lividi, sia sulle braccia sia sulle gambe. Il che fa pensare a una discussione piuttosto violenta con qualcuno, forse con nostro padre a cui si era riavvicinata? Lui è sempre stato violento. E poi perché, subito dopo i funerali, senza dire niente a nessuno, lui ha fatto cremare il corpo? Devono ancora darmi delle spiegazioni“.

Parole di Giovanna Tedde